Il Golden Rice è una varietà di riso geneticamente modificata con lo scopo di rendere questa pianta capace di produrre β-carotene.
Il β-carotene è un precursore della vitamina A; l’intento era di utilizzare questo alimento per far fronte alla carenza di vitamina A nelle popolazioni più povere.
Essendo il riso l’alimento prevalente in queste popolazioni l’obiettivo era di introdurre questa vitamina direttamente con il cibo più utilizzato.
Gli scienziati sono stati in grado di aumentare la concentrazione di vitamina E e aggiungere minerali come il ferro e lo zinco.
Carenza di vitamina A (Vitamin A deficiency – VAD).
La carenza di vitamina A causa problemi al sistema immunitario e alla vista.
In Asia, che insieme all’Africa è una delle regioni del mondo più colpite, la VAD è associata alla povertà ed è comune tra coloro che per nutrirsi consumano principalmente riso.
La VAD è responsabile di circa 2 milioni di morti all’anno e di 500.000 casi di cecità irreversibile.
Nei casi meno gravi causa malformazioni scheletriche, ipovisione e difficoltà nella crescita.
In queste terre la carenza di vitamina A, è un problema che colpisce soprattutto le donne incinte e i bambini malnutriti già entro i primi 5 anni di vita.
La vitamina A viene prodotta nel nostro corpo a partire dal β-carotene che troviamo nella frutta e nella verdura.
Il riso bianco è solo una parte del seme della pianta, la più povera a livello nutrizionale, perché è stato privato della crusca e del germe.
Quello che rimane è costituito principalmente da amido quasi del tutto privo di grassi, proteine e vitamine.
Sviluppo del Golden Rice
La ricerca sul Golden Rice è iniziata nel 1982 dalla Fondazione Rockefeller.
Nel 2000, su Science, fu pubblicato lo studio di un progetto di otto anni di Ingo Potrykus e di Peter Beyer.
Le prime prove sul campo di Cultivar di riso dorato sono state condotte dal Louisiana University Center dell’Agricultural Center nel 2004.
Ulteriori prove sono state condotte nelle Filippine e a Taiwan, e in Bangladesh.
I risultati preliminari dei test sul campo dimostrarono che il riso dorato coltivato in campo produceva da 4 a 5 volte più beta-carotene rispetto al riso dorato coltivato in serra.
Nel 2005, un team di ricercatori della Syngenta produsse il Golden Rice 2 che produceva 23 volte più carotenoidi del riso dorato originale (fino a 37 µg / g).
La sintesi del Golden Rice
Il β-carotene, come le altre molecole prodotte dal metabolismo, è il prodotto di una lunga serie di reazioni chimiche.
La molecola finale è il prodotto di un processo che ha modificato gradualmente la molecola iniziale grazie alla partecipazione di diversi enzimi.
Nel caso del β-carotene si parte da una sostanza chiamata GGDP, che viene modificata in quattro passaggi con la collaborazione di altrettanti enzimi.
Nei chicchi di riso bianco il GGDP è presente, ma mancano gli operai che lo trasformano in carotene.
L’idea che i ricercatori hanno avuto è quella di inserire questi operai mancanti e lasciare che fossero loro a occuparsi della trasformazione.
Questo procedimento, tuttavia, richiede di prendere un gene da un organismo e metterlo in un altro rendendo il Golden Rice un alimento transgenico, OGM.
Problematiche e controversie sul Golden Rice
Essendo un alimento OGM porta con se un numero di controversie legate ai pro e contro di questa tipologia di alimenti.
Le ragioni del no:
Diverse associazioni, tra le quali Greenpeace, sono contrari all’utilizzo del Golden Rice in quanto lo ritengono un “cavallo di Troia” che con il pretesto umanitario aprirà la strada alla diffusione di altri OGM.
Inoltre non concordano con il fatto che il buonismo di alcune multinazionali nasconda la vera natura commerciale dell’operazione, oggi i semi vengono dati gratuitamente, ma domani? Una pianta OGM rimane di proprietà della multinazionale che la produce.
L’altra ragione è proprio l’annosa questione legata agli alimenti geneticamente modificati, gli OGM.
Uno studio del 2017 evidenzierebbe problemi di poca resa quantitativa e deperimento delle coltivazioni di Golden Rice.
Per la Food and Drug Administration ha un contenuto di β-carotene troppo basso: bisognerebbe mangiarne 3,75 chili al giorno per riceverne una quantità adeguata.
Il FDA ha infatti stabilito che il contenuto di beta carotene in GR2E va da 0,5 a 2,35 ug/g (microgrammi su grammo).
Tanto per avere un’idea nelle carote fresche non OGM i livelli di β-carotene oscillano da 13.8 a 49.3ug/g e negli spinaci in media 111ug/g.
Un altro problema è rappresentato dal fatto che il contenuto di β-carotene tende a diminuire velocemente: dopo 3 settimane il riso GR2E conserva il 60% dei livelli originali e dopo 10 settimane solo il 13%.
La spiegazione di questa rapida degradazione del β-carotene viene attribuita alla sua instabilità in presenza di ossigeno. Il che – a meno di conservarlo sotto vuoto – appare un problema di non facile soluzione nelle condizioni normali di stoccaggio.
Le ragioni del si:
Contrapposte alle ragioni del no ci sono tanti anche studiosi e ricercatori che, invece, appoggiano l’introduzione del riso OGM come coltivazione in Asia e in Africa.
Ricerche condotte su un gruppo di bambini cinesi hanno dimostrato che il β-carotene presente nel Golden Rice è stato convertito correttamente in vitamina A da parte dei soggetti coinvolti (American Journal of Clinical Nutrition, 2009).
Certo, la dieta deve essere varia e diversificata e deve contenere anche lipidi, dal momento che la vitamina A è liposolubile e le popolazioni più povere sono spesso costrette a seguire diete povere di grassi.
Altri studi e ricerche hanno dimostrato che il Golden Rice non è allergenico.
Nel giugno del 2016, 110 premi Nobel hanno firmato una lettera con la quale esortavano Greenpeace ed i suoi sostenitori ad abbandonare la loro campagna contro gli OGM e in particolare contro il Golden Rice.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che gli OGM possono essere considerati degli alimenti sicuri, in virtù del fatto che sono quelli più controllati e analizzati.
Le multinazionali che detengono il brevetto del riso OGM hanno deciso di rilasciare licenze gratuite per favorire la semina di Golden Rice ai coltivatori asiatici e africani che hanno un introito annuale inferiore ai 10 mila dollari annui.