Il Parco Nazionale del Circeo si estende per circa 8.500 ettari lungo la costa tirrenica del Lazio
A solo una oretta di macchina dalla Capitale, a sud, si trova un’area naturale protetta dove convivono ambienti diversi creando un ecosistema perfetto.
Secondo la mitologia, la maga Circe, dopo aver tentato di trasformare Ulisse ei suoi compagni in porci, li accolse sul Circeo.
Si pensa che questa leggenda deriva dal fatto che il promontorio del Circeo dall’alto somiglia a una donna addormentata .
Il Parco Nazionale del Circeo è stato istituito nel 1934 per tutelare e valorizzare lo splendido patrimonio naturalistico del territorio.
Così, le dune costiere proteggono la foresta dai venti salmastri, permettendole di proliferare, mentre gli uccelli migratori possono trovare riparo nelle zone umide .
Gli ambienti del Circeo
Il Parco Nazionale del Circeo presenta una grande varietà di flora e fauna, diversa per ogni ambiente.
La foresta, chiamata anche “Selva di Circe” , è una delle poche foreste planiziali meglio conservate d’Italia.
Al suo interno troviamo sia zone asciutte sia zone umide dette “Piscine”.
Per quanto riguarda la fauna, il cinghiale è l’animale predominante, anche se sono presenti molte altre specie mediterranee.
Le Piscine, invece, ospitano vari tipi di anfibi e rettili, come la rana verde, il biacco e la testuggine d’acqua.
Nelle zone asciute troviamo cerri e felci aquiline; nelle zome umide predominano roverella, frassino e qualche esemplare di pioppo.
Il Parco comprende anche una fascia costiera di sabbia fine lunga 22 km.
La duna costiera presenta una vegetazione lussureggiante, come arbusti e cespugli , che ospitano numerose specie animali tra cui coleotteri, lucertole, volpi, conigli e tassi.
Inoltre, in autunno è possibile osservare le “barchette di San Pietro” , piccole meduse a forma di barca a vela, che colorano di azzurro la spiaggia.
Il Promontorio si divide in due versanti: Quarto Caldo a sud e Quarto Freddo a nord.
L’ isola di Zannone , infine, è un isolotto disabitato entrato a far parte del Parco nel 1979 per la sua importanza naturalistica. Infatti è l’unica tra le isole ponziane ad aver conservato la sua copertura vegetale, ricca di querce. In autunno si può ammirare la spettacolare fioritura dell’edera , mentre nei periodi di passo l’isola è sulle rotte di transito degli uccelli migratori, tra cui i passeriformi e alcuni rapaci. Infine, nel 1922 fu introdotto in quest’isola il muflone sardo , oggi specie protetta.
Storia del Circeo
I ritrovamenti archeologici rinvenuti nel Parco Nazionale del Circeo documentano la presenza di insediamenti umani nel territorio sin da epoche lontane.
Un territorio esteso che comprende testimonianze, 14 siti archeo-storici ed emergenze architettoniche relativi ad epoche storiche diverse: paleoecologiche e preistoriche (la presenza umana nel territorio del Parco è attestata a partire dal Paleolitico Medio, con grotte e ripari sotto roccia esistenti lungo tutto il perimetro del Monte Circeo); dal Tardo Arcaismo all’età imperiale; dall’anno Mille al dominio dei Caetani (1000 – 1301); i Caetani (1301 – 1713).
Per arrivare sino alla bonifica e all’architettura razionalista delle Città di Fondazione.
Uno degli aspetti più significativi del Parco Nazionale del Circeo è rappresentato dalla grande quantità di testimonianze paleoecologiche e preistoriche.
La presenza umana nel territorio del Parco è attestata a partire dal Paleolitico Medio, con grotte e ripari sotto roccia esistenti lungo tutto il perimetro del Monte Circeo.
La grotta Guattari e l’uomo di Neanderthal
Questa importante testimonianza fu scoperta casualmente nel 1939 da alcuni operai, che misero in luce una grotta non molto profonda, articolata in antri secondari.
Il suolo della cavità era cosparso di resti fossili, ed in un antro terminale avvenne la scoperta più eclatante: al centro di un ovale formato da pietre fu trovato il cranio fossile di un uomo di Neanderthal, in ottimo stato di conservazione.
La grotta, ostruita probabilmente a causa di una frana, ha conservato per oltre 50.000 anni un suggestivo e prezioso ambiente, così come ci è stato lasciato dall’uomo di Neanderthal.
Escursioni
La rete sentieristica del Promontorio del Circeo si estende per 21 chilometri e permette di attraversare l’intero promontorioo.
Attraverso questi sentieri si possono raggiungere luoghi ricchi di valore storico e culturale.
Ad esempio il centro storico di San Felice Circeo, avamposto napoleonico della “Batteria”, Torre Fico e Torre Paola , due fortificazioni costiere del XVI secolo o l’Acropoli dei Circei con le sue mura ciclopiche.
Sentiero Natura del Centro Visitatori di Sabaudia
Itinerario n. 1
Tempo di percorrenza: 1 h 30 m
Lungo il sentiero sono presenti dei punti di sosta segnalati e dotati di cartelli esplicativi dove sono illustrate le principali caratteristiche faunistiche e vegetazionali della foresta. In questo percorso sono state ricostruite una “lestra” (un antico villaggio di capanne abitato periodicamente da pastori, boscaioli e carbonai) e una carbonaia, per poter illustrare il rapporto uomo-territorio che si è sempre avuto all’interno del Parco. Proseguendo si può arrivare fino al Lago di Paola. Ritorno sulla stessa strada.
Sentiero Natura Lestra Cocuzza
Sentiero natura della Memoria
Tempo di percorrenza: 45 m
Questo percorso inizia in corrispondenza di una piazzola sulla strada litoranea a poca distanza dalla Migliara 53 (punto di riferimento 15) e si inoltra – dopo breve tratto – nella foresta fino al Centro di Documentazione sulla Istruzione Scolastica e sull’Opera Sanitaria nelle Paludi Pontine, che illustra l’evoluzione della presenza umana nel territorio pontino a partire dalla preistoria. Ritorno per lo stesso percorso.
Sentiero Foresta Demaniale e Piscina della Verdesca
Tempo di percorrenza: 2 h
Questo itinerario, ad anello, consente di osservare i principali aspetti presenti nella foresta planiziale, tra cui una delle caratteristiche “piscine”, la Piscina della Verdesca, un’area stagionalmente allagata che riproduce il paesaggio originario della “Selva di Terracina”.
Sentiero Escursionistico del Promontorio del Circeo
Il Picco di Circe da Torre Paola
Difficoltà: EE – Per escursionisti esperti
Tempo di percorrenza: 1 h 30 m
Questo itinerario – l’unico del Parco con difficoltà escursionistica da montagna e alcuni tratti esposti, nei quali fare molta attenzione – consente di raggiungere il punto più alto del Promontorio del Circeo: il Picco di Circe, a quota di 541 m sopra il livello del mare
Sentiero di Zannone
Difficoltà: EE – Per escursionisti esperti
Tempo di percorrenza: 1 h 30 m
L’Isola di Zannone è raggiungibile in battello da Ponza. Diversi pescatori e cooperative accompagnano dal Porto di Ponza per la traversata.
Si approda (i mezzi non possono sostare) in località del Varo, dove inizia il sentiero a gradini immerso nella tipica macchia mediterranea, che giunge fino alla Ex Casa di Caccia (al momento non accessibile). Nelle vicinanze troviamo i resti del Monastero benedettino, eretto nel 504 e abbandonato 3 secoli dopo, a causa delle incursioni dei pirati saraceni.
Fonti: www.parcocirceo.it
INFORMAZIONI:
Parco Nazionale del Circeo
Indirizzo: Via Carlo Alberto, 188 – 04016 Sabaudia (LT)
Telefono: +39 0773.512240
eMail: segreteria@parcocirceo.it
Web: http://www.parcocirceo.it/