Diventa impossibile non emozionarsi di fronte alle serie tv: alcune sono riuscite a essere così convincenti e apprezzate che hanno generato una vera e propria mania. Un trend di notevole successo, che è stato perfettamente inquadrato anche dalla redazione casinò di Betway. Infatti, in questo articolo del loro blog l’insider, si è cercato di capire quali fossero le serie tv più lunghe di tutti i tempi, che avessero combinato in maniera efficace una longevità eccezionale con un successo planetario.
E il risultato è molto interessante, dato che in questa piccola classifica ci sono serie tv nate negli anni Sessanta, come ad esempio Colombo piuttosto che Doctor Who, così come grandissimi successi recenti, che hanno ridefinito il concetto di serie tv in chiave moderna, come ad esempio Lost piuttosto che Stranger Things o Black Mirror.
Lost, una serie tv considerata cult
Nonostante la produzione di questa serie tv è stata ultimata nel 2010, quindi tutto sommato piuttosto recente, in realtà Lost ha colpito nel segno e nel cuore degli appassionati di serie tv. Si può considerare l’apripista dell’epoca moderna delle serie tv, quella che ha cambiato un po’ questo settore.
Si tratta di una serie tv a stelle e strisce, che è stata realizzata da parte di ABC e mandata in onda nel periodo tra il 2004 e il 2010 appunto. Complessivamente, la serie ha avuto una durata di tutto rispetto, dal momento che complessivamente sono state proposte ben sei stagioni, per un dato complessivo di 114 episodi. Un’avventura con dei toni drammatici, che il più delle volte ha avuto dei risvolti da thriller e alcune tracce del genere fantascienza d’autore. Si può considerare un’opera moderna, vista la produzione così recente, eppure è già un cult. Non è un caso che la puntata finale, che è andata in onda il 23 maggio del 2010, ha lasciato una discussione importante sull’interpretazione giusta da dargli.
Breaking Bad, un professore che diventa uno spacciatore
Avete presente la classica vita irreprensibile, che tutto ad un tratto viene letteralmente sconvolta? È un po’ quello che è successo al professore protagonista di Breaking Bad. Per chi non la conoscesse, ed è davvero strano, è una serie tv che è stata prodotta nel periodo tra il 2008 e il 2013, grazie all’idea geniale della showrunner Vince Gilligan.
Impossibile doverla presentare, vista la fama che l’accompagna, ma stupisce quanto sia riuscita ad avere successo praticamente a livello mondiale. D’altra parte, le vicende del professore di chimica del New Mexico che diventa, dopo varie vicissitudini familiari e problemi economici, uno spacciatore di anfetamina per necessità, sono così affascinanti che anche vista dopo un decennio riesce sempre ad appassionare. Una serie tv che si può far rientrare nel genere noir-thriller-drammatico e che, tra le altre cose, è stata così di successo che ne è stato realizzato pure uno spin-off.
Stranger Things
Alzi la mano chi non ha visto almeno una puntata di Stranger Things. Una serie tv che è nata grazie a una geniale intuizione dei fratelli Duffer nel 2016 e che ora toccherà la quinta stagione, che è in fase di produzione attualmente. Un successo clamoroso, nonostante nella quarta stagione andata in onda su Netflix alcuni episodi abbiano avuto una durata praticamente identica a quella di un film, intorno ai 140 minuti complessivi.
Non deve stupire come sia stata più la serie in sé ad affascinare che il racconto che c’è alla base. D’altro canto, la scelta di puntare su un’ambientazione tipicamente horror e fantascientifica, con diversi rimandi a Stephen King, e soprattutto la scelta di orchestrare tutto negli anni Ottanta hanno fatto la differenza.
Immagine di copertina concessa da Deposit Photos