Venerdì 12 aprile
al Circolo Culturale Montesacro (corso Sempione, 27 I PIANO – dalle ore 18:00 alle 20:30) ottava lezione della Scuola di politica Popolare “Il Terzo Incomodo” di Grande come una Città: Guido Liguori parlerà di Egemonia e subalternità in Gramsci oggi.
Antonio Gramsci è, secondo una ricerca dell’Unesco, il saggista italiana più conosciuto nel mondo dai tempi di Machiavelli. “Conosciuto” anche secondo criteri strettamente quantitativi: è l’autore italiano più tradotto e più pubblicato in decine e decine di lingue usate nei cinque continenti, e al quale sono stati dedicati il maggior numero di saggi, libri, articoli scientifici e non, tesi di dottorato. La fortuna di quest’autore è aumentata considerevolmente dagli anni Novanta, dopo la fine del “comunismo reale” e anche del partito – il Partito comunista italiano – che Gramsci aveva contribuito a fondare. Dopo l’italiano, la lingua nella quale si raggiunge il maggior numero di titoli presenti nella Bibliografia Gramsciana è l’inglese. Seguono le aree linguistiche ispanoamericane e brasiliano-portoghesi. A partire da questa diffusione è possibile ripercorrere e decifrare i motivi del successo di questo autore. Egemonia e subalternità sono tra le categorie oggi più usate tra quelle messe a punto da Gramsci, e su esse converrà insistere, per chiarire i motivi della loro fortuna. Esse si sono dimostrate particolarmente consone per la comprensione delle società contemporanee e dei rapporti sociali. La categoria di egemonia, tradizionalmente considerata il maggior apporto gramsciano alla teoria del potere nelle società contemporanee, è stata negli ultimi lustri affiancata dalla grande diffusione della categoria di subalternità (con i suoi derivati), la cui importanza era stata già evidenziata dal dibattito antropologico del dopoguerra ma che più recentemente è stata usata negli studi culturali, negli studi post-coloniali e, appunto, negli studi subalterni, dimostrandosi più capace di leggere le relazioni di potere di natura non solamente o prettamente economica. Essa ha dunque rinnovato profondamente la tradizione marxista, ma è stata anche accolta e usata in differenti contesti teorico-politici e culturali contemporanei.Guido Liguori insegna Storia del pensiero politico presso l’Università della Calabria, è presidente della International Gramsci Society Italia (IGS Italia) e vice-presidente della IGS mondiale, network di studiosi e appassionati gramsciani dei cinque continenti fondato negli Stati Uniti. I suoi interessi di studioso riguardano la storia del marxismo, il pensiero socialista, il pensiero politico italiano del Novecento e in particolare il pensiero di Gramsci e la sua diffusione nel mondo. Ha ideato e organizzato numerosi eventi culturali, soprattutto gramsciani, in Italia ed è stato invitato a partecipare a convegni e incontri di studio in molti paesi europei e del Nord e Sud America.
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