Dopo il forzato periodo di pausa dovuto all’emergenza sanitaria, torna in Abbazia l’Arte contemporanea in collaborazione con Roberto Capitanio.
A partire da sabato 17 ottobre e fino al 28 marzo 2021 il museo di Montecassino ospiterà la mostra dal titolo ABITÒ CON SÉ STESSO, tema quanto mai attuale in un periodo in cui è ancora molto vivo il ricordo dei mesi trascorsi in casa, nel tentativo di arginare la diffusione del Covid-19.
Le origini e l’ispirazione
Una particolare espressione usata da papa Gregorio Magno nella Vita di S. Benedetto descrive l’atteggiamento del Santo dopo un’esperienza traumatica che lo aveva spinto a ritornare alla vita eremitica.
L’espressione è: “Abitò con sé stesso”. Descrive la capacità di S. Benedetto di gestire anche gli aspetti più sofferti della propria esistenza attraverso un’analisi o introspezione interiore che gli permetterà – alla luce della fede cristiana – di rinsaldare le proprie scelte di fondo e proseguire così il suo cammino di donazione a Dio e ai fratelli.
L“abitò con sé stesso” di S. Benedetto si avvicina al concetto psicologico di resilienza, e Gregorio Magno illustra ulteriormente il significato di questa espressione mettendola in rapporto con l’uscire da sé stessi.
Egli, infatti, scrive: «In due maniere noi possiamo uscire da noi stessi: o precipitando sotto di noi per il peccato di pensiero o innalzandoci al di sopra di noi per la grazia della contemplazione. Colui, per esempio, che invidiò i porci [il figlio prodigo della parabola evangelica: cf. Lc 15], cadde al di sotto di sé, a causa della sua mente svagata ed immonda. Pietro invece che dall’angelo fu sciolto dalle catene, e fu rapito nell’estasi [cf. At 12], anche lui, certo, uscì da sé stesso, ma fu innalzato al di sopra di sé.
Ambedue poi ritornarono in sé stessi, l’uno quando dalla sua condotta colpevole riprese padronanza del suo cuore, l’altro quando dalla sublimità della contemplazione riacquistò la comune coscienza come l’aveva prima. È dunque esatto dire che il venerabile Benedetto in quella solitudine abitò con sé stesso, perché tenne in custodia sé stesso entro i limiti della propria coscienza».
Da queste considerazioni emerge la necessità di un continuo dialogo interiore che ognuno di noi deve affrontare, e del necessario rigore che esso richiede.
Il dialogo interiore e il rigore, sono due temi adatti a rappresentare, almeno in parte, il particolare stato d’animo con cui ciascuno di noi, come detto in precedenza, ha dovuto convivere durante l’isolamento forzato causato dalla pandemia ancora in corso. In questo periodo, infatti, ognuno di noi ha “abitato con sé stesso”, per via dell’isolamento fisico forzato, e per i tanti momenti di riflessione, di introspezione, di confronto e di decisioni che l’isolamento stesso ha provocato.
La mostra
L’idea della mostra che si terrà presso il Museo dell’Abbazia di Montecassino parte proprio da questo, ovvero dal desiderio di voler rappresentare “visivamente” il confronto interiore e il rigore.
Gli artisti
A tale scopo sono stati invitati degli artisti la cui pittura o scultura è basata appunto su un rigore progettuale privo di riferimenti iconici. Questa caratteristica obbliga il fruitore ad una forte riflessione interna e, in molti casi, lo conduce verso una piacevole esperienza di trascendenza.
Gli artisti che prenderanno parte alla mostra sono: Elio Marchegiani, Riccardo Guarneri, Gioni David Parra e Carlo Rea. Essi esporranno nelle varie sale del Museo una serie di opere appositamente selezionate dal curatore Roberto Capitanio.
Il percorso della mostra si concluderà con una installazione a “quattro mani” dove ognuno degli artisti proporrà il proprio pensiero sul tema dell’“abitare con sé stessi”, così da creare una sorta di monumento sia artistico sia concettuale, che metta i visitatori nella condizione di riflettere su un argomento tanto profondo quanto fondamentale per la crescita spirituale della persona.
Le date
La mostra, realizzata in collaborazione con il Consiglio Regionale del Lazio, sarà fruibile dal 17 ottobre 2020 al 28 marzo 2021.
Al vernissage saranno presenti l’Abate di Montecassino dom Donato Ogliari, il prof. Bruno Corà, il prof. Roberto Capitanio, il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, on. Mauro Buschini, il Sindaco di Cassino dott. Enzo Salera e gli artisti.
Ingresso: 5 euro (previste riduzioni per gruppi e famiglie)