Tour italiano per l’autrice americana G.D Spilsbury, pubblicata per la prima volta nel nostro Paese dalla Fuorilinea edizioni, nella collana Scandagli. “Natalie e Antonella” è un
romanzo al femminile che affida alle due protagoniste-amiche un viaggio, anche interiore, sui propri sentimenti e pensieri profondi, sull’influenza di un certo retaggio culturale
patriarcale nelle società occidentali. A fare da sfondo è una Roma che esercita il suo fascino sulla scrittrice nativa di Boston, che 30 anni fa ha vissuto nella città eterna, sulle colline della Sabina e a Trieste.
Sono quattro gli appuntamenti in agenda: a Roma, domenica 12 novembre alle 17.30, presso la Galleria Arte Sempione (Corso Sempione, 8).
A Rieti mercoledì 15 novembre alle 17.30, presso la Mondadori Book Store (Via Roma, 61).
A Roma venerdì 17 novembre ore 18 all’Associazione Il Valore del Femminile (Piazzale delle Provincie, 8) e a Monterotondo domenica 18 novembre, al Circolo Arci Writer Monkey (Via Vincenzo Federici, 137).
Sinossi: “È un’assolata mattina dell’autunno del 1995 quando Natalie e Antonella si ritrovano al bar della Farnesina a Roma per partire per un fine settimana sulla costa toscana,
una piccola vacanza tra amiche: si erano conosciute poco tempo prima sul lavoro, entrambe interpreti per il Ministero degli Esteri, e nonostante le differenze avevano subito riconosciuto
l’una nell’altra una sicura fonte di conforto per affrontare le situazioni più complesse dell’esistenza. Natalie, elegante settantacinquenne ormai in pensione, sopravvissuta a due guerre, si trova ora a fare i conti con il ritorno dell’ex marito, Woody; Antonella, di quarant’anni più giovane, bellissima e scettica sui meccanismi della vita matrimoniale, porta avanti una duplice frequentazione: da un lato Lawrence, medico italo-americano di buona famiglia; dall’altro Gene, burbero cameraman americano. Così il breve viaggio diventa l’occasione per seguire negli anni i cambiamenti nella vita di due donne che, attraverso il loro vissuto intimo, relazionale e familiare, affrontano una realtà intrisa di dinamiche patriarcali, quindi inospitale per l’esperienza femminile: «Stai solo facendo quello che fanno sempre le donne – sentirsi in colpa. Siamo portate a sentirci in colpa per qualsiasi cosa, compreso ciò che ci rende felici. Cresciamo con la convinzione di non meritare la felicità – ci sentiamo sbagliate a prescindere».
L’Autrice
G. D. Spilsbury ha scritto There Are Places; That Year in Boston; Quartetto Sabino, A Washington Sketchbook, Rock Creek Park e due libri per bambini, Tiger of the Caesars e Sid’s Book about Me, entrambi ambientati a Roma. Il suo podcast di narrativa, Red Line Boston, è disponibile su iTunes e la sua registrazione audio, Remembering Margaret Fuller, è disponibile su YouTube. Gail Spilsbury ha vissuto a Trieste, Roma e sulle colline della Sabina e attualmente risiede nella sua città natale, Boston, Massachusetts.
“Temi centrali nella mia vita accademica sin da giovanissima – ha scritto Gail Spilsbury – sono stati lo studio di genere e le modalità in cui il patriarcato, insito in pressoché ogni sfera
della vita, ha plasmato in modo pervasivo le società occidentali; temi che tra l’altro mi coinvolgono in quanto donna”. I personaggi di Natalie e Antonella trasmettono un’esperienza di portata universale all’interno delle culture occidentali […]. Il romanzo veicola queste idee di amore e connessione dell’anima nelle rappresentazioni di amicizia, famiglia e relazioni. I dinamici personaggi del Romanzo intrecciano le loro vite tramite vicende personali a volte spassose o traversie familiari spesso complicate – vicende tutte che sono però portatrici di un messaggio sull’amore più profondo che abita nella nostra anima. Un amore che ci avvicina agli altri.