La xilografia come linguaggio anti-contemporaneo, 17 giovani xilografi
Inaugurazione mostra Sabato 4 dicembre 2021 ore 17:30 – fino al 4 gennaio 2022
Il giorno Sabato11 Dicembre alle ore 17,00 conferenza sulla storia della xilografia dal 1850 al 1950 , tenuta da Francesco Parisi
Il Centro per l’Incisione e la Grafica d’Arte del Museo Comune di Formello diretto da Vinicio Prizia, ospita la seconda tappa della mostra Di testa e di Filo dopo il successo ottenuto presso il Museo Civico d’Arte Moderna e Contemporanea di Anticoli Corrado.
Dopo un lungo intervallo di chiusura il centro riapre il suo naturale percorso espositivo con una indagine nel mondo dell’incisione xilografica proponendo una collettiva di diciotto giovani artisti, accomunati dall’aver frequentato i corsi di Francesco Parisi alla Accademia di Belle Arti di Macerata o i suoi workshop estivi tenuti nel piccolo borgo della valle dell’Aniene.
Spesso molto diversi tra loro per scelte iconografiche, i giovani artisti hanno deciso di dedicarsi alla xilografia: questa mostra diventa cosi una sorta di manifesto programmatico, una presa di posizione e il frutto di uno scavo, profondo, come il segno lasciato da sgorbia e bulino sulla tavoletta di legno. Talvolta in profondità con aspra e spigolosa forza, altre volte con segni appena percepibili, delicati graffi che marcano poi linee docili sulla carta. Disciplina collocata al di fuori del mercato poiché gravata di quella lentezza che impone la penetrazione della materia, l’incisione diviene apice di abilità di cui il disegno è certamente la più importante e tra gli xilografi presentati si scorge una severa attenzione a questo elemento, attenzione che non scade mai in una sterile ricerca d’effetto ma che inventa invece linguaggi personali e talvolta altamente suggestivi come nel caso delle composizioni dedicate a La ballade des Pendus di Françoise Villon incisi su legno di testa da Aurora Guarazzoni, dei paesaggi di Antonia Lombardi, che ci immerge in una misteriosa natura ispirata da vibrazioni sottilmente insinuanti. Una apertura surreale scaturisce dalle tracce di François Iacob, Jacopo Pannocchia e Alessandro Cavallone. Valentina Formisano incide una grande xilografia Mattatoio, di forte impatto visivo mentre Salvatore Ramaglia predilige una morbida sequenza di passaggi tonali. Leonardo Fabretti utilizza una tecnica raffinatissima di intaglio a bluno su un disegno dalle forti valenze espressioniste come Lisa Ciccalè nelle sue incisioni dedicate ai rapaci e alla falconeria. L’occhio si immerge nelle penombre della xilografia di Luna-Hoei Cini mentre sul filo di un gioco tra forma e messaggio lavora Allegra Donati. Marta Alvear Calderon si rifà a un immaginario cupo e dolente, malinconica assenza e immobile sospensione fermano le xilografie di Alice Giangolini, visioni che diventano contorsioni di linee in un gioco di contrasti nelle lisergiche composizioni di Sabrina Spreafico. Si inseriscono invece nella tradizione della xilografia policroma di grande formato Marianna Guerra e con piglio più giocoso Diana Blu.
La terza tappa della mostra si terra presso il Museo Galantara di Montelupone (Mc).
Esporranno gli artisti:
Diana Blu, Marta Alvear Calderon, Alessandro Cavallone, Lisa Maria Ciccalè, Luna-Hoei Cini, Samuele Di Giovannantonio, Allegra Donati, Leonardo Fabretti, Valentina Formisano, Iacob François Gabriel, Alice Giangolini, Aurora Guazzaroni, Marianna Guerra, Antonia Lombardi, Jacopo Pannocchia, Salvatore Ramaglia, Sabrina Spreafico., Anqi Xu.