Il Parco Archeologico di Veio è una perla poco conosciuta a due passi da Roma, un’area dove storia e natura si fondono armoniosamente, regalando un’esperienza suggestiva tra sentieri immersi nel verde, necropoli etrusche, antiche vie romane e cascate nascoste. Ecco tutto quello che c’è da sapere per visitarlo.
Dove si trova
Il Parco di Veio si estende nel quadrante nord di Roma, tra i comuni di Formello, Sacrofano, Campagnano e Roma stessa. L’accesso più noto è da Isola Farnese, piccolo borgo medievale che costituisce anche un ottimo punto di partenza per l’esplorazione.
Cenni storici
Veio fu una delle più potenti città etrusche, rivale storica di Roma fino alla sua conquista nel 396 a.C. da parte di Furio Camillo. Il parco custodisce i resti dell’antica città, tra cui:
- Santuario di Portonaccio: dedicato alla dea Minerva, è uno dei templi etruschi meglio conservati. Da qui proviene il celebre Apollo di Veio, oggi conservato a Villa Giulia.
- Via Sacra: antico tracciato selciato che conduceva ai luoghi di culto.
- Necropoli di Grotta Gramiccia e la Tomba Campana: testimonianze del culto dei morti etrusco.
- Area dell’acropoli: resti delle mura, domus e templi della città.
Cosa vedere e fare nel Parco
Oltre al patrimonio archeologico, il parco offre sentieri escursionistici, ideali per escursioni e passeggiate:
- Cascata dell’Inferno: spettacolare salto d’acqua immerso nel bosco, raggiungibile con un facile sentiero ad anello da Isola Farnese.
- Sentiero della Valle del Sorbo: percorso naturalistico che tocca il Santuario del Sorbo e offre scorci mozzafiato.
- Percorso ciclabile da Campagnano a Formello: per chi ama esplorare in bici, tra colline e panorami bucolici.
Curiosità
- Il nome “Veio” potrebbe derivare dal latino vehi (andare), per la posizione strategica tra Etruria e Lazio.
- Il Parco è parte del più ampio Sistema dei Parchi Regionali del Lazio, ed è uno dei più ricchi di biodiversità della regione.
- Nel folklore locale, si racconta ancora di gallerie sotterranee misteriose che collegherebbero Veio con Roma.
Informazioni pratiche
- Ingresso: gratuito per la maggior parte delle aree. Alcuni siti archeologici sono visitabili solo con guida.
- Accesso: facilmente raggiungibile in auto da Roma (Cassia o Cassia Bis). Parcheggi disponibili nei pressi di Isola Farnese o Formello.
- Quando andare: primavera e autunno sono ideali per il clima mite e la natura rigogliosa.
Consigli per l’escursionista
- Scarpe da trekking leggere consigliate.
- Portare acqua, soprattutto nei mesi caldi.
- Mappa dei sentieri o app GPS utile (alcune segnalazioni sono rare o scolorite).
Il Parco Archeologico di Veio è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Ideale per chi cerca una passeggiata tra storia e natura, lontano dal caos cittadino, ma con l’anima antica dell’Italia che affiora a ogni passo. Una meta perfetta per una gita in giornata, da non perdere.
Ti propongo un itinerario escursionistico ad anello, panoramico e vario, con partenza e arrivo da Isola Farnese. È adatto per una mezza giornata (3-4 ore), facile-moderato, ricco di natura e archeologia.
Itinerario ad anello: Isola Farnese – Santuario di Portonaccio – Cascata dell’Inferno – Valle del Sorbo
Lunghezza: 8,5 km
Durata: 3-4 ore (con soste)
Dislivello: ±150 m
Difficoltà: Turistico-Escursionistico (T/E)
Isola Farnese – Partenza
- Lascia l’auto nel parcheggio all’ingresso del borgo.
- Fai un giro rapido nel paesino medievale (vale la pena!) e scendi verso il sentiero segnalato per il Santuario di Portonaccio.
Santuario di Portonaccio
- Raggiungibile in 10-15 minuti di cammino nel verde.
- Area archeologica immersa nella vegetazione: resti del tempio etrusco dedicato a Minerva.
- Da qui, imbocca il sentiero verso la cascata dell’Inferno, seguendo il tracciato del Fosso della Torraccia.
Cascata dell’Inferno
- Il sentiero si stringe, segue il corso d’acqua, e in circa 40 minuti si arriva alla cascata.
- Bellissimo punto per una sosta, magari uno spuntino o qualche foto.
- In estate, alcuni si avventurano in una breve sosta rinfrescante (senza fare il bagno completo, l’acqua è fredda e l’accesso un po’ scivoloso!).
Valle del Sorbo
- Prosegui oltre la cascata, risalendo verso la Valle del Sorbo.
- Panorami aperti su pascoli, colline e il Santuario del Sorbo.
- Qui puoi allungare il giro se vuoi (aggiungendo altri 2-3 km), oppure iniziare il ritorno seguendo il tratto alto del sentiero.
Ritorno ad Isola Farnese
- Il sentiero ti riporta in quota su sterrata panoramica tra boschi e uliveti.
- Rientro al borgo, perfetto per concludere con un caffè o un pranzo nella trattoria locale.
Consigli extra
- Scarica la traccia GPX o usa app come Komoot, Wikiloc o AllTrails (cerca “Cascata dell’Inferno da Isola Farnese”).
- Evita giornate troppo calde o troppo piovose (il tratto del fosso può essere fangoso).
- Porta binocolo: non è raro avvistare rapaci o daini nella valle.