Matematica, astronoma, rappresentante della filosofia neo-platonica e della libertà di pensiero e molto altro. Una grande donna, tra le prime nella storia a ritagliarsi un posto di rilievo in materie relegate e declinate al maschile.
Celebriamo la sua vita e la sua opera venerdì 24 marzo presso la biblioteca comunale di Colleferro alle ore 18.
Ipazia (in greco antico Ὑπατία, Hypatía) è stata una filosofa, matematica e astronoma greca del IV-V secolo d.C. nata ad Alessandria d’Egitto, che fu una delle ultime rappresentanti della scuola neoplatonica. È considerata una figura significativa della cultura e della scienza dell’antica Grecia, nonostante il fatto che gran parte dei suoi scritti sia andata perduta.
Ipazia era figlia del matematico e filosofo Teone di Alessandria, e venne educata dal padre nella matematica e nella filosofia neoplatonica. Successivamente diventò una famosa insegnante e presiedette la scuola neoplatonica di Alessandria, dove si distinse per la sua vasta conoscenza in molte discipline, tra cui matematica, astronomia, filosofia e letteratura.
Ipazia è nota soprattutto per la sua morte tragica: fu uccisa da una folla di cristiani ortodossi nel 415 d.C. a causa della sua associazione con il prefetto romano, che era stato accusato di essere un pagano e un nemico della Chiesa. La sua figura è stata celebrata nel corso dei secoli come simbolo di intellettuale e di libertà di pensiero.