L’artista statunitense presenta diciotto opere, delle quali undici realizzate appositamente per la mostra romana, esposte all’interno delle diverse sale del Casino dei Principi.
La prima mostra in Italia di Ferrari Sheppard (Chicago 1983), considerato attualmente uno degli artisti americani più interessanti delle ultime generazioni.
Nelle sale del Casino dei Principi l’artista presenta diciotto opere, delle quali undici realizzate appositamente per la mostra romana a Villa Torlonia oltre al video Be in My Mind, allestito nella sala da pranzo dell’edificio, decorata con tempere murali che rappresentano vedute del Golfo di Napoli, esposto per la prima volta al pubblico.
Le tele di Ferrari Sheppard descrivono la way of life americana del terzo millennio. L’artista colloca personaggi fortemente caratterizzati in atmosfere domestiche e quotidiane, con uno stile neoespressionista e cromaticamente vivace, non così lontano, nella sua essenzialità, dalle iconografie proposte, nel corso del Ventennio, dai maestri della Scuola Romana, ben rappresentati nel vicino Museo del Casino Nobile, con le quali Sheppard idealmente si confronta. L’atmosfera storica del secondo dopoguerra torna anche in una serie di quadri ispirati al clima di libertà vissuto in Italia ma non solo, nei giorni subito
successivi alla liberazione, quando la musica jazz era stata utilizzata dai soldati americani come arma contro il regime.
Ma la storia è solo un pretesto, uno spunto di riflessione, una suggestione: “Considero i miei dipinti come immagini senza tempo, profondamente emozionali, come profumi” dice Sheppard in un’intervista.
Un elemento distintivo delle sue opere è anche la presenza della foglia d’oro che collega simbolicamente l’artista con l’arte bizantina e medievale europea, culture ed espressioni che rappresentano per Sheppard una grande fonte d’ispirazione. L’artista integra però l’oro con l’acrilico e il carboncino, smorzandone così il valore: “Nonostante il costo elevato, l’oro non è più speciale degli altri materiali che uso, non ci sono gerarchie. Ogni tecnica apporta una
qualità speciale”.
Il titolo della mostra, Crucible (in italiano “Crogiuolo”) indica la capacità di questa pittura di includere suggestioni provenienti da fonti differenti, dall’arte medievale al graffitismo americano. Il lavoro di Sheppard trae origine dalla vita travagliata vissuta dall’artista durante l’adolescenza. “Sono cresciuto nei quartieri popolari di Chicago, mio fratello spacciava droga, e quasi ogni giorno venivamo minacciati con armi da fuoco. Erano tempi bui, e per sopravvivere ho dovuto costruirmi una corazza attraverso l’arte” racconta in una recente intervista al Los Angeles Times.
“Questa pittura, attraversata da energie vitali e dinamiche, celebra l’umanità delle persone nere aggiunge il curatore – incontrate dall’artista nel corso della sua vita, tra Chicago, Los Angeles e diverse città in Africa dove ha vissuto. Sono dipinti profondamente influenzati dai ricordi e dall’esperienza vissuta anche nel mondo della musica che evocano un senso di nostalgia ma anche di dinamismo tipico della scena urbana di Los Angeles”.
Accompagna la mostra un libretto, in formato tascabile, distribuito gratuitamente ai visitatori con un testo del curatore, un’intervista all’artista e le immagini delle opere allestite nelle sale del Casino dei Principi.
Note biografiche
Ferrari Elite Sheppard (nato il 3 marzo 1983 a Chicago) vive e lavora a Los Angeles. È un artista visivo contemporaneo afroamericano, noto per i suoi dipinti vibranti e ibridi che fondono figurativismo e arte astratta. Oltre ad essere un pittore, Sheppard è scrittore, fotografo e produttore discografico.
Dopo aver studiato all’Art Institute di Chicago, ha esposto al Los Angeles Museum of Art e in diverse gallerie negli Stati Uniti e in Europa.
Tutte le immagini: Foto di Ruben Diaz – Courtesy MASSIMODECARLO
Gratis con la MIC card
Orario
Dal 27 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024
dal martedì alla domenica ore 9.00 – 19.00
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre