Il Festival del Verde e del Paesaggio, la più grande manifestazione espostivo-culturale in Italia dedicata al verde in città e al paesaggio urbano, torna al Giardino Pensile dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma nel weekend dal 5 al 7 aprile.
Tra le novità della XIII edizione Slow plants – il primo mercato di piante made in Italy di coltivatori indipendenti e sostenibili, l’Outdoor Living Village con arredi e complementi per un modo tutto mediterraneo di vivere gli spazi esterni, la sezione dedicata alle città del futuro, lezioni gratuite di giardinaggio per salvare il pianeta, incontri e formazione per professionisti. Al centro dell’evento, anche i nuovi trend sulla grande terrazza in cui imparare i segreti del planting design, le opere selezionate dai concorsi di progettazione del Festival per regalare un nuovo piccolo polmone verde alla nostra città e trasformare i balconi in micro ambienti giocosi, ecologici e colorati, e un suggestivo Giardino d’artista di Ciriaco Campus.
Per tre giornate il Giardino sarà il protagonista come luogo in cui sperimentare modi di vivere più sostenibili e a più stretto contatto con la natura, traendo ispirazione proprio dallo stile di vita mediterraneo, con il suo portato di valori e valore. Ed è proprio reinterpretando questo stile che la vita all’aria aperta si fa bisogno profondo, e non trend del momento, e il prendersi cura del pianeta si fa più contemporaneo perché prende avvio e centro dalla propria casa e, soprattutto, dalla città in cui si abita. Continua così in questa 13° edizione, la riflessione iniziata lo scorso anno su casa e città felice e sulla creazione di spazi capaci di promuovere l’equilibrio tra benessere fisico, emotivo, cognitivo e spirituale rigenerando l’ambiente naturale.
Giardini dunque, come salotti all’aria aperta – privati, pubblici, comunitari – resistenti al cambiamento climatico, ricchi di alberi e biodiversità vegetale ed animale. Luoghi nei quali trovare un modello di società più giusta dal punto di vista ambientale e sociale e avere uno stile di vita urbano più consapevole. Ma soprattutto nei quali progettare un modo “nostrum” di stare in quel “giardino planetario” di cui l’uomo, in totale comunità con tutti i viventi, deve diventare custode e giardiniere.
L’edizione del Festival 2024 si presenta particolarmente intensa e ricca di iniziative originali. Tra queste una novità importante riguarderà il Concorso “Avventure creative”: da quest’anno il migliore progetto selezionato dalla Giuria del Festival verrà effettivamente realizzato riqualificando una grande area spartitraffico grazie all’impegno dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma che ne curerà anche la manutenzione.
Debutta inoltre Giardino d’artista, la nuova sezione che proporrà installazioni di arte contemporanea per dare il benvenuto ai visitatori. Inaugura quest’anno con un’opera firmata da Ciriaco Campus, artista che con il suo lavoro si interroga sul rapporto tra l’Uomo e la realtà.
Un rinnovato spazio all’immaginazione fantastica anche per il Concorso “Balconi per Roma” rivolto ad architetti, paesaggisti, agronomi, designer, artisti e creativi di ogni nazionalità quest’anno chiamati a trasformare il balcone in un vero e proprio palcoscenico prendendo spunto da viaggi, arte, cinema, musica, libri o tendenze.
Particolarmente scenografica sarà la grande terrazza-giardino ideata dalla Scuola del Verde, dove, senza più confini tra dehor e spazio domestico, si potrà imparare a creare la propria “stanza” mediterranea, verde e a cielo aperto.
Grande attenzione all’intreccio tra città e protezione dell’ambiente con la sezione Biodivercity: incontri sulla città”: eventi e iniziative di riflessione sul cambiamento climatico, le strategie per scrivere una nuova pagina di difesa del pianeta puntando sulla città come motore principale della riconversione ecologica della società, visto che oggi ci vive il 70% degli abitanti del Pianeta, sono responsabili del 75% delle emissioni di CO2 e del 50 % della produzione di rifiuti e consumano tra il 60% e l’80% di energia. In questo contesto, si parlerà anche del futuro-presente di Roma che, pur tra tante difficoltà e contraddizioni, è pur sempre il comune più verde d’Europa e capitale europea della biodiversità. Tante le progettualità già attivate dall’Amministrazione capitolina o in programma nei prossimi mesi, grazie anche alla forza dei numeri della capitale: 22 aree naturali protette, zone agricole e orti urbani che coprono il 67% del suo territorio, 1300 specie vegetali censite solo all’interno del G.R.A. pari al 20% della flora italiana, il 32% delle specie nidificanti in Italia e il 26% delle specie di mammiferi presenti nel nostro Paese.
Sempre ricca l’offerta di lezioni tematiche, workshop e seminari aperti a cittadini, dedicati a temi di tendenza come rain gardens, tetti verdi, muri vegetali, giardini “senz’acqua”, e agli evergreen del planting design in terrazza e delle tecniche di coltivazione in vaso per giardini urbani. Altrettanto numerose le occasioni di aggiornamento professionale per operatori del settore, paesaggisti e architetti, per i quali il Festival è ormai un evento da non perdere. Tra queste spicca il progetto formativo totalmente gratuito “CITY4Pollinators” rivolto agli operatori del verde e curato dagli esperti dell’Università di Bologna per ricreare e ampliare anche in città habitat adatti a ospitare api e insetti impollinatori, così decisivi per il presente-futuro del nostro Pianeta.
“Il Festival – commenta Gaia Zadra, ideatrice e direttrice della manifestazione – abbraccia la filosofia del giardino planetario e incoraggia a pensare alla casa, alla città e al Pianeta come giardini di cui prendersi cura per riattivare un rapporto simbiotico tra esseri viventi e ambiente circostante. Il giardinaggio che salva il mondo? Anche, sicuramente lo cambia in meglio per la sua capacità di innescare circuiti virtuosi di valore condiviso. – prosegue Gaia Zadra – Non è un caso che il Festival sia cresciuto così tanto negli anni proprio in una città come Roma che ha voluto annoverarlo tra i Grandi Eventi capaci di attrarre un pubblico qualificato e più attento a rispettare le fragilità della città ma anche di viverne a pieno tutte le potenzialità ambientali, culturali e sociali. Per il suo essere al centro del Mediterraneo e come grande metropoli contemporanea forte delle sue radici – conclude Gaia Zadra – Roma è il luogo ideale da cui rilanciare e valorizzare uno stile di vita, appunto, mediterraneo, più rispettoso dei ritmi della natura e delle persone.”
L’orizzonte del fenomeno giardinaggio in città è ormai corale e senza confini, con circa il 39% degli italiani che si dichiara appassionato di cura del verde e sempre più attento alla sostenibilità con ormai quasi l’85% di loro che dichiara di aver cambiato i propri comportamenti per diminuire l’impronta ecologica (Nomisma). È a questa crescente sensibilità che si rivolge la proposta dello Slow Plants market del Festival del Verde: il mercato dei coltivatori indipendenti e sostenibili, un’area interamente dedicata in cui si ritroveranno produttori che coltivano e producono in modo naturale, senza usare torba o pesticidi, che celebra così piante locali, stagionali, naturali con i migliori vivaisti del nostro Paese. Un impegno insomma per un vivaismo consapevole che si fa carico di evitare problematiche ambientali che a lungo andare possono pregiudicare fortemente l’ambiente come l’inquinamento delle falde acquifere causato dall’abbondante uso di diserbanti, la perdita di suolo fertile e la fruibilità biologica del terreno, l’utilizzo di materiali a elevato impatto ambientale come la torba, la produzione di rifiuti e scarti, organici e inorganici, non reimmessi nel ciclo, il mancato riutilizzo dei vasi in plastica. Su questi temi il Festival intende stimolare una ulteriore presa di coscienza da parte dei produttori, ma soprattutto dei consumatori, affinchè prestino massima attenzione alla qualità delle piante che scelgono.
Completa la proposta del Festival l’Outdoor Living Village con arredi, tessuti e complementi per creare stanze all’aperto” in cui rilassarsi, divertirsi, mangiare, dormire, leggere e passare del tempo e la sezione Altri Giardini, dedicata al garden design per la quotidianità e aperta a giardinieri, garden designer, paesaggisti, agronomi e botanici che vogliono proporre al grande pubblico, giardini capaci di suggerire un nuovo abitare urbano.
Infine, le proposte per i più piccoli curate dalla Scuola del Verde che dallo scorso anno ha anche germogliato una nuova manifestazione con cadenza annuale dedicata all’outdoor education, “Bambini Botanici” e attività di animazione e sensibilizzazione che vivono tutto l’anno. Anche nei giorni del Festival bambini e ragazzi potranno quindi cimentarsi in giochi e cacce al tesoro, letture e laboratori teatrali e sperimentarsi giardinieri in erba.
Gi orari del Festival sono 10.00 – 19.00 dal venerdì alla domenica.
Sono possibili convenzioni e riduzioni sul biglietto di ingresso, è previsto un servizio di consegne piante alla macchina o a domicilio ed è consentito l’accesso ai cani.
Il Festival del Verde e del Paesaggio conta sulla collaborazione e sul patrocinio del Comune di Roma (Assessorato all’agricoltura e ambiente). Si avvale inoltre dei patrocini di InArch Lazio, Ordine degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori di Roma e provincia, Ordine agronomi e dottori forestali, Museo Orto Botanico di Roma, Fondazione Treccani Cultura, AIAPP, Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, e della collaborazione con Carabinieri forestali ambientali e agroalimentari, Lipu, FAI. E’ inoltre in via di formalizzazione il patrocinio da parte di Regione Lazio.
Il Festival del Verde e del Paesaggio è inoltre partner del FAO Park – Biblioteca globale degli alberi e dei fiori, il primo progetto dedicato alla protezione della biodiversità in 7 continenti, realizzato a Villa Doria Pamphilj a Roma.
L’appuntamento all’Auditorium Parco della Musica è in collaborazione con Fondazione Musica per Roma