Londra, 1891. Il marchese di Rudinì, allora presidente del consiglio italiano, si lamentò con l’albergatore Cesar Ritz della mancanza in Italia di un hotel elegante e moderno degno di una capitale europea. Ritz accettò la sfida e partì per Roma. Non appena arrivato a stazione Termini, andò verso via Nazionale passando vicino alle imponenti rovine delle Terme di Diocleziano. Venne affascinato da un edificio in costruzione vicino le rovine e da tutta l’area che lo circondava. Si interessò al perché la costruzione di quell’edificio fosse incompiuta. Il “problema” era che l’edificio era troppo vicino alle rovine delle Terme e che ogni muro che veniva eretto era destinato al crollo. Ritz decise che quello era il luogo perfetto per costruire il suo hotel. Tornò così a Londra per richiedere i fondi sufficienti per l’acquisizione dell’area, ottenne i permessi per la costruzione e partì così il cantiere del nuovo hotel di Roma su progetto dell’architetto Giulio Podesti. Roma, 1894 Dopo soli 3 anni dall’arrivo a Roma di Ritz venne inaugurato il St. Regis che dopo più di un secolo, con 138 camere e 23 lussuose suite, si erge maestoso sopra le rovine delle Terme di Diocleziano rappresentando un luogo iconico della capitale meta di star, politici e artisti internazionali.
La fine dell’800 è caratterizzata dall’inserimento di un nuovo stile architettonico, il neoclassicismo. L’hotel St Regis è un esempio dove ritroviamo principi fondamentali del nuovo stile come la simmetria ed il rimando al passato. Se osserviamo la facciata notiamo un certo rigore delle forme con un primo livello interamente bugnato con un grande ingresso scandito da colonne di chiaro rimando antico. Si può parlare quindi di uno stile storicista. L’interno al contrario presenta arredi in stile Luigi XV: sfarzo ed eleganza sono le caratteristiche principali degli interni dell’hotel. L’architetto, Giulio Podesti, decise di inserire nel suo progetto dell’Hotel anche una sala che sarebbe poi diventata simbolo della belle epoque, la sala Ritz. Non mancano riferimenti alle nuove tecnologie fortemente volute dalla famiglia Astor (depositari del marchio St Regis) come l’elettricità presente in ogni stanza ed il telefono. Possiamo quindi definire l’hotel St Regis un edificio in perfetto stile eclettico neoclassico dove innovazione e tradizione si fondono alla perfezione.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
Nel 1894 l’imprenditore e albergatore svizzero César Ritz, su richiesta dell’allora presidente del Consiglio italiano, Antonio Starabba Marchese di Rudinì, che lamentava l’assenza a Roma di un Hotel di lusso degno della neoeletta capitale d’Italia, avvia la costruzione di un imponente albergo su progetto dell’architetto Giulio Podesti. Tre anni dopo verrà inaugurato l’Hotel St. Regis, in una zona assai peculiare, quella delle Terme di Diocleziano, che negli ultimi trent’anni era diventata il simbolo del rinnovamento in atto a Roma. La costruzione della stazione Termini, di via Nazionale e di Piazza della Repubblica viene coronata infatti proprio dal lussuoso albergo che rappresenterà nella storia della città un punto di riferimento per tutte le illustri personalità straniere che soggiornavano nell’Urbe. Allo stile neoclassico che si può ammirare nella facciata e che pone il St. Regis in continuità con i resti delle antiche terme, vedremo come si affianca all’interno lo stile sfarzoso denominato Luigi XV, rappresentato dall’imponente Hall e dalla meravigliosa scala maestra che conduce dall’ingresso alle lussuose suites dell’albergo. L’architetto Podesti inoltre inserisce nel progetto ambienti che rimandano alla Belle Epoque, come ad esempio la Sala Ritz e la sala Borromeo. Ma la presenza di stili artistici che rimandavano al passato non ha comunque impedito al St. Regis di raggiungere, già dal momento della sua costruzione, alti livelli di modernità. L’Hotel infatti rendeva disponibile elettricità e telefono in ogni stanza e fu inoltre uno dei primi Hotel ad avere a disposizione un ascensore, il tredicesimo dell’era moderna registrato a Roma. Tutti questi elementi concorrono a rendere il St. Regis uno dei più importanti esempi di eclettismo e di lusso di tutta la capitale.
ATTENZIONE!
INGRESSO DEDICATO AGLI ISCRITTI FAI CON POSSIBILITÀ DI ISCRIVERSI IN LOCO
ORARIO
Sabato: 09:30 – 18:30
Note: Visite da 13 persone ogni 20 minuti – durata visita 60 minuti circa
Domenica: 09:30 – 18:30
Note: Visite da 13 persone ogni 20 minuti – durata visita 60 minuti circa
NOTE PER LA VISITA
Non è consentito l’accesso con animali, caschi, zaini, borse ingombranti, passeggini.
Presentarsi 15’ prima dell’orario della visita direttamente in Via Vittorio Emanuele Orlando, angolo Via Giuseppe Romita, muniti di Green Pass