Un approfondito saggio strutturato, come recita il sottotitolo, su tre percorsi fondamentali: il poeta, il fiore e la santa. “La rosa di Dante. Il poeta, il fiore, la santa” è titolo del libro scritto dal giornalista e saggista Giuseppe Rescifina ed edito dalla storica tipografia “Silvio Pellico” di Montefiascone, che sarà presentato (ingresso libero) a Tarquinia, sabato 12 novembre, alle 17,30, alla sala Sacchetti, al civico 4 di via dell’Archetto, con la partecipazione della presidente dell’associazione culturale TusciaE20 – Viterbo Simonetta Pacini. L’iniziativa è promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (STAS), in collaborazione con TusciaE20 – Viterbo e con il patrocinio del Ministero della Cultura (MiC).
Nel saggio Rescifina sviluppa tre temi: Dante e il suo rapporto con il meraviglioso fiore: il simbolismo della rosa, che ancora oggi caratterizza le moltissime specie; la giovinetta viterbese dal nome Rosa, vissuta nel XIII secolo, santa per volere di popolo per via della devozione dei viterbesi che dura da molti secoli. Il libro ripercorre il probabile viaggio di Dante a Roma in occasione del giubileo del 1300, il suo supposto soggiorno nella Tuscia, gli episodi, i personaggi e i luoghi dei quali il poeta è venuto a conoscenza citati nelle tre cantiche, ma anche le ipotetiche località e persone alle quali il grande fiorentino accenna e che si suppone possano essere accostate al viterbese. Il volume è impreziosito dalla copertina che riproduce l’incisione del disegno di Adolf Kunst (1882-1937) il più importante e raffinato artista europeo del primo ‘900 e all’interno contiene ventiquattro Ex libris su Dante e la “Divina Commedia”, opere di autori italiani e stranieri appartenenti alla straordinaria collezione del bibliofilo Massimo Battolla.
Giornalista, saggista, nonché autore di testi teatrali e di ricerche di Antropologia della religione, Rescifina da anni si occupa delle opere di Dante, che ha anche interpretato in performances e diffuso in “lectio”.
Nel 2015, per i tipi della “Serena Editrice” di Viterbo, ha pubblicato il saggio “Dante e la Tuscia. Personaggi, luoghi, simboli e un’ipotesi suggestiva”. Di origini siciliane, è stato redattore e inviato del Giornale di Sicilia; ha contribuito, assieme ad un gruppo di colleghi, alla fondazione del Corriere di Viterbo; ha lavorato per il Corriere dell’Umbria e ha redatto numerosi servizi su realtà laziali, umbre e toscane per il Corriere della Sera. La presentazione del libro sarà preceduta, alle 17, dalla premiazione dei sei studenti dell’IISS “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia vincitori delle borse di studio per la digitalizzazione del Centro Studi Cardarelliani conservato nell’archivio della STAS.