LE FIABE SONO VERE
Piccolo tour dei destini nel Parco degli Ausoni
Sabato 17 settembre, h 9:30 – Forcella La Pica (Fondi)-Ruderi antichi di Acquaviva (FR)
Letture itineranti di “Bellinda e il mostro”, “Il Principe Granchio” e altre fiabe tradizionali italiane, con Leggimi Sempre – Musica con Ilenia de Meo, – “Carte in Favola” – Guide ambientali – Piccola merenda
PRENOTAZIONE NECESSARIA:
WA 328.1337395 / info.leggimisempre@gmail.com
Contributo associativo: 3 euro
Per grandi, piccoli e famiglie
LE FIABE SONO VERE sono un’idea di Leggimi Sempre nell’ambito del programma di eventi estivi del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi e dell’iniziativa #viviparchidelazio della Regione Lazio.
Ispirato alla convinzione di Italo Calvino, autore dell’immensa raccolta “Fiabe Italiane” (Einaudi editore, 1956), che «le fiabe sono vere» («il catalogo dei destini» umani), il doppio evento presenta, in due paesaggi naturali del Parco, uno inurbato (Villa Placitelli, Fondi) e l’altro montano (sentiero Forcella La Pica-Acquaviva, tra le province di Latina e Frosinone), due escursioni letterarie accompagnate da musica dal vivo e guide ambientali.
Gli itinerari si abbineranno a un percorso di storytelling dei partecipanti, invitati a creare una fiaba colettiva a pratire da carte che rappresentano ruoli, azioni e oggetti delle fiabe, mutando via via i destini dei personaggi in base agli archetipi universali della fiaba e ai propri desideri.
«Io credo questo: le fiabe sono vere. Sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano. E in questo sommario disegno, tutto».
Italo Calvino