Se pensate che la storia sia solo roba da libri polverosi, evidentemente non siete mai stati a Bassano Romano durante i Mercatini del ‘600. Tre giorni – ogni primo weekend di luglio dal 4 al 6 luglio – in cui il borgo si trasforma in una macchina del tempo con bandiere, tamburi, nobili in corteo… e soprattutto, cibo. Perché sì, la storia sarà anche una cosa seria, ma con un buon bicchiere di vino e una fetta di dolce seicentesco in mano, tutto prende un gusto migliore.
Le taverne si aprono come fiori estivi, i profumi invadono i vicoli, le piazzette si riempiono di specialità locali e piatti ispirati alle ricette della prima metà del XVII secolo. C’è persino un giovane pasticcere del posto che ha ricreato un dolce antico con ingredienti storicamente accurati, servito con orgoglio agli avventori. Ogni angolo del centro storico diventa una piccola scena conviviale, dove si mangia, si beve, si chiacchiera e si scoprono sapori dimenticati.
Ma i Mercatini del ‘600 non sono solo una grande abbuffata con il pretesto culturale. Sono nati nel 1994 da un gruppo di visionari (probabilmente affamati, ma molto colti), con l’idea di far conoscere il cuore storico del paese e la splendida Villa Giustiniani – all’epoca ancora Odescalchi – con i suoi affreschi e i suoi ambienti da romanzo. La Villa, acquistata dallo Stato nel 2003, è da sempre il fulcro della manifestazione: ieri residenza nobiliare, oggi palcoscenico a cielo aperto.
Durante la festa, tutto il borgo si trasforma in un museo vivente: figuranti in costume, artigiani al lavoro, antichi mestieri in mostra, spadaccini che duellano, sbandieratori acrobatici e teatranti che recitano storie d’altri tempi. Si può incrociare un fabbro intento a forgiare strumenti del tempo o un maniscalco alle prese con il cavallo di un nobile appena giunto da chissà dove. Tutto è curato nei dettagli, dagli abiti storici agli addobbi che richiamano i colori dei Giustiniani.
Il corteo storico, momento clou della manifestazione, parte dal grande portone della Villa e attraversa le vie del paese tra tamburi e applausi, rievocando il bel rapporto tra la famiglia Giustiniani e la popolazione. Domenica sera si tiene poi la rievocazione ufficiale dell’elevazione del Marchesato di Bassano a Principato, avvenuta nel 1644 per volere di Papa Innocenzo X. La scena si svolge davanti alla Villa: un narratore racconta, i Principi giurano fedeltà, ricevono anelli e corone, e la folla acclama come fosse la finale di un talent show in costume.
A completare l’esperienza, mostre artistiche, spettacoli teatrali (itineranti o nel cortile della Villa), concerti di musica barocca, danze storiche, giocolieri, fuochi e sorrisi. È tutto un rincorrersi di meraviglia, tra una fetta di torta, uno spettacolo di fuoco e un inchino a qualche nobile in velluto.
I Mercatini del ‘600 sono insomma una rievocazione storica, sì, ma con l’anima allegra di una grande festa di paese. Una di quelle feste in cui, per tre giorni, la storia smette di essere “passato” e diventa presente. Vivace, profumata, gustosa e assolutamente indimenticabile.
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