L’esposizione offre l’occasione irrepetibile di poter ripercorrere un’epoca di profondi cambiamenti nei canoni stilistici e nel gusto estetico della Roma antica.
La mostra Roma Repubblicana (secondo capitolo del ciclo “Il racconto dell’Archeologia”, inaugurato con la mostra “La Roma dei Re”, luglio 2018-giugno 2019) offre l’occasione irripetibile di riflettere su un’epoca di profondi cambiamenti nei canoni stilistici e sul gusto estetico della Roma antica: uno dei momenti fondamentali per la futura identità culturale e artistica romana; il momento del consolidarsi delle strutture sociali, politiche, territoriali con il nascere della Repubblica e il suo ciclo di vita fino alla creazione dell’Impero che viene fatta coincidere con la famosa battaglia di Azio del 31 a.C.
Attraverso capolavori e reperti rinvenuti nel territorio della città di Roma e facenti parte della più grande collezione al mondo di archeologia romana, tra cui statue, alcune di imponenti dimensioni, raffinate opere in bronzo e terracotta, interi cicli scultorei, fregi ed elementi di arredo domestico in bronzo e argento del più alto valore stilistico, sarà descritto un periodo tra i più innovativi ed originali per l’intero sviluppo dell’arte occidentale. L’arco di tempo preso in esame comprende gli inizi del V e la metà del I sec. a.C. E’ questo il periodo in cui l’élite al potere avverte con sempre maggior consapevolezza il consolidarsi del proprio prestigio, esprimendolo attraverso l’arte. Il percorso della mostra descriverà chiaramente l’evoluzione dell’arte romana nel periodo repubblicano che, nell’arco di circa cinque secoli, dall’influenza della precedente arte etrusca, passando per l’importante assunzione di modelli greci, vera chiave di volta, arriverà al raggiungimento di un’originalità tutta romana nelle forme.
ORARI:
- Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30, 24 e 31 dicembre ore 9.30-14.00.
- La biglietteria chiude un’ora prima. Chiuso il 25 dicembre e 1 maggio