Prende il via il 29 maggio la XXIX edizione del Palio del Tributo di Priverno, considerata una delle cinque rievocazioni più rilevanti della regione, che coinvolge istituzioni, enti culturali e centinaia di figuranti. Una rievocazione assolutamente emozionante, un appuntamento che si svolge dal 1992 per iniziativa dello storico Edmondo Angelini, originario di Priverno, recentemente scomparso, che trasporta abitanti e visitatori nel XVI secolo.
La parata in costume, programmata per la serata conclusiva del 6 luglio, attraversa le vie di Priverno e culmina sulla scalinata di piazza Giovanni XXIII, rievocando la solenne e suggestiva cerimonia della consegna del tributo in denaro che i castelli limitrofi dovevano a Priverno; piccole somme di denaro e, nel caso di Sonnino, anche un cero.
La cerimonia di apertura in programma giovedì 29 maggio prevede, a partire dalle ore 17, la scoperta del tradizionale drappo del Palio del Tributo, realizzato quest’anno dall’artista mondragonese Marinella Pompeo, e l’assegnazione dei cavalieri a ciascuna delle quattro porte della città.
Nella Sala delle Cerimonie del Comune, le Scuole primarie e secondarie I.C. San Tommaso, I.C. Don Andrea Santoro e il Liceo artistico Teodosio Rossi presentano il progetto “Arte, Suoni e Colori del Palio” e presso i portici comunali si inaugura la mostra “I giovani raccontano: storia, arte e colori del Palio”.
Nel corso del mese giugno, ogni porta rionale (Porta Campanina, Porta Romana, Porta Posterula, Porta Paolina) organizza la propria festa, arricchendo l’atmosfera con festeggiamenti e momenti di convivialità.
Il 6 luglio, nella giornata conclusiva dedicata al Palio vero e proprio, piazza Giovanni XXIII diventa il cuore pulsante della manifestazione con la tradizionale corsa all’anello a cavallo. Due cavalieri per ogni porta si sfidano in una gara avvincente, ma solo uno si aggiudicherà la vittoria, onorando la propria contrada.
Il Palio del Tributo non è solo una rievocazione storica, ma un’esperienza coinvolgente che unisce tradizione, sana competizione e comunità. È un’occasione imperdibile per vivere l’anima autentica di Priverno, immergendosi in un passato ricco di storia e di emozioni.
