Inaugurerà al pubblico il prossimo 20 settembre l’esposizione “Aeterni – Le gerarchie celesti” dell’artista, pittore, ritrattista, Roberto Di Costanzo, a cura di Cornelia Bujin, promossa da ICAS Intergruppo Parlamentare “Cultura, Arte, Sport” di cui l’Onorevole Federico Mollicone è fondatore e coordinatore con gli auspici della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei deputati, e realizzata in collaborazione con Roberto Di Costanzo Home Gallery in Roma.
“Voi, chi siete? …Voi, opera prima felice, beniamini del creato, profili di vette, crinali di monti all’aurora dell’intera creazione, polline della divinità in fiore, articolazioni di luce, varchi, scale, troni, spazi di essenza, tumulto di sentimento in uragani di entusiasmo, e d’un tratto, ad uno ad uno, specchi, che la bellezza emanata da voi riattingete nei vostri volti”.
Rainer Maria Rilke
La mostra sulle gerarchie celesti degli Angeli di Di Costanzo è unica e preziosa. Unica perché ideata e disegnata appositamente per il meraviglioso chiostro di Palazzo Valdina e preziosa perché vivifica l’arte del puro disegno a china di cui Di Costanzo è maestro. La tradizione degli angeli eternizzati nel Paradiso della Comedia si rivelano al visitatore come pure creature veglianti nell’ordine del numero e della simmetria. Una mostra che fa pensare e ci riporta alla nostra condizione di esseri umani in sincronia, inconsapevole ma presente, con le sfere celesti:”
Federico Mollicone
Presidente Commissione Cultura
Camera dei deputati
Il progetto espositivo “AETERNI – Le Gerarchie Celesti” dell’artista Roberto Di Costanzo, nasce dall’incontro singolare di una narrazione tra elementi di natura spirituale e narrativa del mondo misterioso degli angeli e la loro rappresentazione e scomposizione semantica mediante il segno grafico.
“Ci sono sorrisi di santi, angeli e arcangeli sui volti delle statue nelle cattedrali. E noi non sappiamo più guardarli”- Eugène Ionesco – Roberto Di Costanzo infonde in questa narrazione, nuova vita alle figure alate, facendole trasmigrare dal loro contesto originale secondo un racconto che trascende il linguaggio classico, mantenendo altresì il fascino celeste di questi esseri superiori, così come farebbe un insegnante ai suoi allievi.
Il risultato è fortemente empatico e all’osservatore viene richiesto soltanto di acconsentire a mettersi in viaggio, uscendo dal territorio ben noto del senso comune conoscendo o riconoscendo quei luoghi reali e dell’anima, imparando la lingua degli angeli.
Non esiste religione che li ignori, che ci crediamo o no, gli angeli sono i nostri messaggeri. Oggi, poi, ritornano di moda e la loro immagine viene riscoperta, nella cinematografia come nel fashion, nella fotografia, nella scultura, nelle arti più in generale. In realtà gli esseri alati non hanno mai abbandonato la nostra immaginazione e nelle opere di Di Costanzo, ci appaiono ancora più vicini, come compagni di viaggio.
Circa quindici opere presentate in formato variabile, china nera su carta e pastello di cui nove di grande formato pensate come installazioni aeree che introducono e accompagnano il visitatore in questa esplorazione, rappresentando al contempo, il principio più alto della comunicazione libera da condizionamenti, allusiva di un linguaggio universale fatto non soltanto di parole, ma anche di gesti, segni, colori, suoni, odori, materiali e persino silenzi. Una lingua capace di affratellare ogni essere così come pensavano gli umanisti rinascimentali, convinti che ognuna possedesse la facoltà di perfezionarsi, diventando simile agli angeli.
E’ come se, in un clima di spaesamento e di fissità̀ astratta, venisse investita l’immagine stabilendo così un rapporto diretto con l’osservatore dimenticando le tecniche costruttive che divengono così, fascinazione pura. Questo viaggio interpretativo e iniziatico, Di Costanzo l’ha intrapreso grazie anche allo studio e analisi della simbologia della Dottoressa Mariangela Di Costanzo, studiosa di angeologia e dottrine esoteriche, la cui visione e lettura archetipica, ha contribuito alla interpretazione iconografica indagando proprio il rapporto tra il culto cristiano e le tradizioni angeliche ortodosse delle grandi religioni semantiche. L’esposizione presentata nel Chiostro e nella suggestiva Sagrestia di Palazzo Valdina è la rappresentazione di un cammino artistico di ispirazione e celebrazione del regno angelico nel suo ordine celeste cogliendo, come ulteriore suggestione, la data del 29 settembre in cui si celebrano i tre
Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele: esseri incorporei, spirituali, perfetti, creati da Dio all’inizio dei tempi con lo scopo di farne i suoi servitori e messaggeri.
Lo stesso Walter Benjamin nel “Geschichtsphilosophische Thessen” nel 1940, scrive: “C’è un quadro di Paul Klee che si intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualcosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese. L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato…Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro……”. Così, non senza un pizzico di ironia, il maestro Di Costanzo si rivolge a noi in queste lezioni (lui stesso un angelo?) insegnandoci a mettere le ali, finché riusciremo a volare da soli riscoprendo i luoghi più intimi e nascosti della nostra anima esplorando i molteplici ruoli degli angeli e le loro manifestazioni, quali messaggeri, mediatori, guardiani e compagni di vita.
Durante l’esposizione, all’interno della Sacrestia, verrà proiettato un filmato della Ccedits di Emanuele Pasutto che ripercorre il percorso creativo dell’artista durante questo intenso periodo di disegno e visioni.
Durante l’inaugurazione avrà luogo una performance artistica a cura dei danzatori della Mvula Sungani Physical Dance Studios.
L’esposizione sarà visitabile, con ingresso gratuito da giovedi 21 settembre a venerdì 29 settembre dalle ore 11.00 alle 19:30 (ultimo ingresso ore 19:00).
Vernissage 20 settembre dalle 17.30 alle 19:30 (per l’accesso obbligo di inserimento in lista e di giacca per i signori).
Breve Biografia di Roberto Di Costanzo:
Illustratore, ritrattista, pittore, dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia in costume, scenografia e arredamento per il cinema sotto la guida del suo mentore, il Maestro costumista e premio Oscar, Piero Tosi. Seguono numerosi lavori come illustratore per case editrici italiane ed estere tra cui Azimut e Editions Nomades. Molte le mostre collettive e personali in Italia e all’estero, tra cui l’Espace Pierre Cardin.
I suoi lavori vengono poi esposti alla Casa dell’Architettura di Roma, all’Institut Français – Centre Saint-Louis e alla 71esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Nel 2019 ha inaugurato il suo atelier in Via Giulia 111, nel cuore di Roma.
A dicembre 2020 ha presentato il suo settimo libro illustrato “Roma. Viaggio segreto con Eros”, edizioni Efesto.
Da Ottobre 2021 fino ad agosto 2022 l’Atelier di Roberto Di Costanzo è stato inserito nel prestigioso complesso cinquecentesco di Palazzo Antonio Massimo a Roma, dove propone corsi di disegno, mostre ed eventi culturali.
Da settembre 2022 ha creato Roberto Di Costanzo Home Gallery, spazio espositivo negli ambienti domestici, nel quale è inserita tutta la sua produzione artistica.
È docente di iconografia e disegno anatomico, disegno dell’architettura di stile e arredo e cromatologia all’Accademia Italiana di Roma e storia del Costume all’Accademia del Lusso.
Conduce corsi privati di disegno e pittura e workshop di disegno del paesaggio.