“Romanza” di Loredana Parrella, creazione del 2011, riproposta nel 2020 in una nuova versione per 4 interpreti. Lo spettacolo prende spunto dal cortometraggio Submission di Theo Van Gogh, ucciso da un integralista islamico ad Amsterdam nel 2004 e racconta di donne e uomini senza volto e senza nome, sui cui corpi è iscritta la storia di un’umanità disumana. Un’invocazione, una confessione, un misto tra un atto di fede e un dolore lacerante.
Romanza
Coreografia e regia Loredana Parrella
Interpreti Caroline Loiseau, Yoris Petrillo, Guia Meucci, Romano Vellucci
Musiche J. S. Bach, G. B. Pergolesi e musiche rielaborate Parrella
Disegno luci Luca Febbraro
Costumi Sartoria Mulas
Produzione Twain Centro Produzione Danza
In residenza presso Centro d’Arte e Cultura – Città di Ladispoli, Supercinema e Teatro Il Rivellino – Tuscania, Fucina Teatro – Cagliari
Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Lazio, Fondazione Carivit
Primo Premio alla Miglior Coreografia – CortoinDanza 2011 – T.Off – Cagliari
Selezione Visionari Kilowatt Festival 2013
Romanza di Loredana Parrella, creazione del 2011, viene riproposta nel 2020 in una nuova versione per 4 interpreti.
Lo spettacolo prende spunto dal cortometraggio Submission di Theo Van Gogh, ucciso da un integralista islamico ad Amsterdam il 2 novembre 2004. La narrazione è cruda, senza timori, né allusioni, per raccontare di donne e uomini senza volto e senza nome sui cui corpi è iscritta la storia di un’umanità disumana. Tre quadri, che partendo dal nero del niqab che nasconde il volto, al bianco candore delle spose bambine, arrivano alla consapevolezza della feroce presenza dell’assenza.
In questa penombra, attraverso una scrittura coreografica a volte netta e aggressiva, a volte circolare ed ipnotica, si sviluppa la relazione con l’altro. Nonostante anni di privazioni, abusi e sofferenze il corpo resiste alla sottomissione e si sottrae a quel nero che occulta e mortifica. Scoprire il proprio volto si rivela l’unico appiglio all’idea di libertà. Un’invocazione, una confessione, un misto tra un atto di fede e un dolore lacerante, definitivo.