Un avvincente percorso attraverso le sale di una delle più straordinarie strutture museali del basso Lazio, alla scoperta di importanti reperti che testimoniano la presenza dell’uomo nel territorio, tra cui l’Uomo di Ceprano, risalente a 400.000 anni fa, che, per i tratti morfologici e la cronologia, oltre che essere annoverato tra gli ominidi più antichi rinvenuti in Europa, rappresenta una tappa importante dell’evoluzione umana; l’Uomo di Anagni, 458.000 anni; l’Uomo di Pofi, 350.000 anni.
Questo ed altro sono i due appuntamenti – domenica 11 e domenica 25 ottobre – fissati dalla dott.ssa Serena Vona, giovanissima e preparata archeologa, al Museo preistorico “Pietro Fedele” di Pofi per altrettante interessanti visite guidate che si svolgeranno, assicura l’organizzatrice, in assoluta sicurezza, adottando pochi ma indispensabili accorgimenti come il rilevamento della temperatura, l’uso della mascherina, il rispetto della distanza interpersonale, l’igienizzazione delle mani.
Il Museo, fondato nel 1959 da Pietro Fedele, allora sindaco della cittadina laziale, ma aperto al pubblico soltanto dal marzo 2001, presenta le testimonianze dell’uomo preistorico nel Lazio meridionale interno.
Articolato in varie sezioni (ominidi fossili, tra cui – appunto – l’Uomo di Ceprano; Paleontologia; Paleolitico medio; Paleolitico superiore; Neolitico e l’Età dei Metalli), il Museo merita davvero una visita.
Tra l’altro, eccezionalmente per questa occasione, la visita sarà arricchita con un piccolo laboratorio-conferenza dedicato all’approfondimento con reperti ed oggetti non esposti e non visibili solitamente al pubblico.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere a questo numero telefonico 3714843533 oppure si può inviare una mail a infoarcheovisite@gmail.com.