Nell’abbazia di Casamari, come è consuetudine in tutte le costruzioni dei cistercensi, vi sono irregolarità e asimmetrie volute.
A Casamari esiste un dettaglio rarissimo tra le abbazie cistercensi: tra i capitelli delle colonnine del chiostro si possono notare tre teste umane scolpite a tutto tondo (sul lato meridionale, alla seconda bifora dall’angolo di sud-ovest); e anche qualche altra bizzarra presenza, come per esempio una mano sinistra (sul lato orientale, alla seconda bifora da nord-est).
Da precisare che l’Ordine, dal punto di vista architettonico, prevedeva edifici imponeti ma poveri ed austeri nelle decorazione per non distrarre la preghiera, ed in particolare non venivano mai introdotte figure umane presenti nelle precedenti chiese romaniche.
La prima testa, coronata, è quella dell’imperatore Federico II di Svevia
La seconda testa, sul lato opposto del capitello, è quella del suo cancelliere Pier delle Vigne.
Storicamente è accertato che Federico si interesso dell’abbazia e la protesse, ed è accertato che vi fece visita con il suo cancelliere.
Il monaco Giacomo dell’Uva di Boville, che nel 1430 riordino i documenti dell’abbazia, colloca tale visita nel 1221; ma ciò non sembra possibile perché federico II conobbe il suo cancelliere soltanto nel 1225.
Da sottolineare che dal 1222 il papa Onorio III, minacciò Federico di scomunica, che poi venne sanzionata nel 1227 da Gregorio IX.
Tutto ciò significa che l’imperatore, con tutta probabilità, frequentò Casamari con il suo cancelliere quando già era in odore di scomunica.
Si può pensare, allora, che i Cistercensi ospitarono comunque Federico II andando oltre l’aspetto puramente formale; tuttavia, è da precisare già prima del 1222 Federico II si interessò molto all’abbazia di Casamari allacciando diversi rapporti di simpatia e donazioni ed immunità.
La terza testa, barbuta, raffigurata nel capitello accanto la si identifica con quella dell’abate Giovanni V che nel 1222 scelse per la cancelleria imperiale, custode del sigillo imperiale, e consentì l’annullamento della clausola “salvo mandato et ordinatione nostra”.
Costruzione dell’Abbazia di Casamari
L’abbazia di Casamari sorge, nel territorio di Veroli a circa 9 Km. dal paese, nel 1035 sui resti del municipio dell’antica città romana di “Cereatae Marianae” (dedicato alla dea Cerere) grazie ad una comunità religiosa benedettina. Nel 1151 fu data ai cistercensi che la ricostruirono interamente con forme gotiche.
Il nome Casamari è di origine latina e significa “Casa di Mario”, patria del console romano Caio Mario, celebre condottiero, nemico di Silla.
La chiesa, iniziata nel 1203 e consacrata da Onorio III nel 1217, ha la facciata preceduta da un atrio a tre arcate e presenta contrafforti, terminazione a timpano e una rosa.
La pianta dell’edificio è simile a quella dei monasteri francesi (prototipo borgognone di Fontenay), l’interno è tipicamente cistercense sia nell’assenza assoluta di decorazione, sia nella pianta a T con quattro cappelle quadrate sui transetti e presbiterio rettangolare.
All’interno del monastero si trova un giardino la cui parte centrale è occupata dal chiostro, quadrato, con quattro gallerie a copertura semicilindrica e colonnine e capitelli ricchi e variati.
Dietro l’altare dell’abbazia troviamo il coro costruito nel 1940. All’interno della struttura ci sono alcune sale duecentesche, che contengono reperti archeologici di epoca romana ed il resto di una zanna di elephas o mammuthus meridionalis (sorta di elefante o mammuth nano presente nella nostra penisola in epoca glaciale).
Di grande interesse sono: la biblioteca (conta 50.000 volumi) e il museo ricco di opere d’arte.
La farmacia interna è composta di un erbarium botanicum o hortus botanicus e di un armarium pigmentariorum la cui data di fondazione è incerta, ma si ipotizza il 1760.
INFORMAZIONI:
Sede: | Abbazia di Casamari – Veroli (FR) Tel. 0775.282371 |
Accesso: | Piazzale principale |
Orari: | Tutto l’anno: 9:00-12:00 e 15:00-18:00 |
Tempi di visita: | 45 minuti |
Costo ingresso: | nessuno |
Note: | Si consiglia di indossare abiti consoni al luogo |
Sito: | www.casamari.it |