Il Museo dell’Ingegneria Militare Italiana, che raccoglie plastici, modelli, disegni e pubblicazioni provenienti da tutta Italia, fu inaugurato nel1906 dal re Vittorio Emanuele III. Nel 1934 si fuse con l’Istituto di Architettura Militare e da allora venne chiamato “Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio” e per il quale fu appositamente progettata ed edificata la sede attuale, i cui lavori cominciati nel 1935 furono completati nel 1940, anno del trasferimento definitivo dell’Istituto. L’edificio esternamente si presenta piuttosto massiccio ed imponente, suggerendo un’idea di robusta architettura militare. Dall’atrio, con rilievi raffiguranti le varie specialità dell’arma, si accede al cortile di S. Barbara, dove preceduta da un vestibolo si apre la Cappella-Sacrario con le belle vetrate disegnate da Duilio Cambellotti e realizzate dalla Vetreria Giuliani. Lateralmente due porticati immettono a destra nel cortile delle Armi e a sinistra nel Cortile delle Guerre.
Il piano terra è occupato dal Museo Storico dell’Arma del Genio; fra gli oggetti più curiosi ed interessanti sono le autentiche navicelle per aerostati, vere e proprie a ceste di vimini, l’ossatura di un’elica del dirigibile “Italia” e il monoplano BLERIOT XI che volò in Libia nel 1911. Dopo l’ampio salone dedicato alle colonie, si passa al settore riservato alla guerra di Crimea e alla I Guerra mondiale con grandi plastici che rievocano luoghi impervi e condizioni di vita tremende, e poi ancora le sale delle trasmissioni radio-telegrafiche, senza dimenticare i colombieri con i loro efficientissimi animali.
Orario sabato
10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)
Ingresso riservato agli Iscritti FAI
Orario domenica
10.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.30)
Aperto a tutti con corsie preferenziali per Iscritti FAI
Visite guidate
Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo “Lucrezio Caro”