Le Forre di Corchiano: un canyon etrusco nel cuore della Tuscia
Le Forre di Corchiano, situate nel territorio dell’omonimo borgo in provincia di Viterbo, rappresentano un paesaggio unico nel Lazio, dove natura, archeologia e storia si fondono in modo spettacolare. Si tratta di profonde gole di origine vulcanica, scavate nei millenni dai corsi d’acqua nel tufo rosso della Tuscia, e utilizzate fin dall’epoca etrusca come vie di comunicazione, difesa e culto.
Cos’è una forra?
Una forra è una gola o canyon, scavata naturalmente da fiumi o torrenti. Quelle di Corchiano sono il risultato dell’azione erosiva del Rio Fratta e di altri piccoli affluenti, che hanno modellato un paesaggio fatto di pareti verticali, grotte, ponti naturali, e cunicoli etruschi.
Dove si trovano?
- Nel comune di Corchiano, a circa 60 km a nord di Roma e 15 km da Civita Castellana.
- Il sito è facilmente accessibile e ben segnalato, con sentieri escursionistici che partono dal centro abitato.
Cosa rende speciali le Forre di Corchiano?
- Origine vulcanica: il tufo rosso-violaceo, di origine pliocenica, conferisce un aspetto molto suggestivo alle pareti della gola.
- Presenza etrusca e romana: le forre ospitano vie cave, necropoli, tombe scavate nella roccia, ponti e cunicoli idraulici risalenti a oltre 2.000 anni fa.
- Biodiversità: l’ambiente umido e ombroso ospita numerose specie di felci, muschi, uccelli, anfibi e piccoli mammiferi.
- Un parco naturalistico-archeologico: l’area è parte di un sistema integrato di tutela che unisce natura e beni culturali.
Cosa fare nelle forre
- Passeggiate naturalistiche: il sentiero ad anello più frequentato è quello che attraversa il “Parco delle Forre”, dotato di pannelli esplicativi e passerelle.
- Escursioni archeologiche: è possibile visitare le vie cave etrusche, gli antichi ponti e i resti di necropoli rupestri.
- Fotografia e birdwatching: grazie ai contrasti tra la luce filtrata, il verde lussureggiante e il tufo colorato.
- Attività educative: spesso le scuole partecipano a visite guidate per scoprire la storia e la natura del luogo.
Come arrivare
- In auto: da Roma si prende la SS2 Cassia, poi la SP76 Nepesina verso Corchiano.
- Parcheggio: disponibile nei pressi del paese, vicino all’ingresso dei sentieri.
- Percorribilità: i sentieri sono facili/moderati, ma in alcuni tratti possono essere scivolosi o fangosi dopo la pioggia.
Curiosità
- Ponti etruschi: alcuni ponticelli in pietra, ancora oggi visibili, sono opera di ingegneria idraulica etrusca.
- Uso medievale: nel Medioevo le forre divennero rifugio e zona di difesa per la popolazione locale.
- Produzione agricola storica: le pareti umide della forra erano usate per costruire mulini, e ancora oggi si trovano resti di canali e condotte.
Consigli per la visita
- Indossare scarpe da trekking o suola scolpita.
- Portare acqua, soprattutto nei mesi caldi.
- Ottimo luogo per una gita di mezza giornata o giornata intera.
- Ideale anche per famiglie con bambini, purché accompagnati.
Le Forre di Corchiano sono un luogo dove la natura selvaggia incontra la civiltà etrusca, in uno degli ambienti più affascinanti e accessibili della Tuscia. Perfette per un’escursione che unisce cultura, natura e silenzio.
Itinerario consigliato: Anello delle Forre di Corchiano
Lunghezza: circa 6,5 km
Durata: 2h – 2h 30m con soste
Dislivello: +/- 130 m
Difficoltà: facile
Segnaletica: presente (segnalazioni CAI locali + pannelli illustrativi)
Punto di partenza:
Via Roma (centro storico di Corchiano)
Parcheggia nei pressi della piazzetta e segui via Roma (verso il cimitero) fino alla biforcazione della strada principale; prendi la strada di sinistra che va in discesa, via Madonna del Soccorso, e seguila fino all’omonima chiesa; da qui inizia il sentiero.
Traccia del percorso:
- Ingresso al Parco delle Forre
Superato un ponticello, inizia il sentiero che scende tra gli alberi nel cuore della forra. Subito si notano le prime pareti tufacee e la vegetazione rigogliosa. - Via Cava etrusca e necropoli rupestre
Un tratto spettacolare scavato nel tufo, con tracce evidenti di lavorazione etrusca. Lungo le pareti laterali si vedono nicchie e tombe. - Rio Fratta e il Ponte Romano
Attraversi il Rio Fratta grazie a una passerella in legno o un ponticello in pietra (in base al percorso). Sotto di te, l’acqua ha scavato per secoli creando un microclima umido. - Cunicoli e sistemi idraulici
Visita libera (e in sicurezza) di alcuni condotti scavati nella roccia, parte dell’antico sistema idrico etrusco. Alcuni servivano per deviare l’acqua e alimentare mulini. - Grotta delle Fate (facoltativa)
Piccolo diverticolo laterale che conduce a una cavità suggestiva. Ottimo punto per foto. - Risalita sul bordo superiore
Si risale lungo un sentiero ben tracciato che riporta sul pianoro. Qui puoi godere di un belvedere naturale che affaccia sul canyon e sul Rio. - Ritorno al paese lungo il bordo della forra
Il sentiero torna verso il centro abitato seguendo un tracciato più aperto e panoramico. Appena arrivati al paese noterete una vasta area con casette in paglia, qui è dove si svolge annualmente il famoso presepe vivente.
Consigli aggiuntivi
- Non uscire dal sentiero: alcune pareti sono friabili o scivolose.
- In caso di piogge recenti, alcune passerelle potrebbero essere fangose.
- Porta una torcia se vuoi osservare meglio i cunicoli (accesso parziale e sicuro).
- Ottimo punto picnic: zona alta della forra, con tavoli in legno.