C’è un luogo, nel cuore del Mar Tirreno, che pare disegnato con l’inchiostro del mito e colorato dai riflessi del mare: l’Isola di Ponza. Selvaggia e poetica, aspra e accogliente, è un fazzoletto di terra modellato da millenni di vento, mare, vulcani e storia. Chi ci arriva, spesso ci torna. Chi ci vive, se ne innamora ogni giorno.
Dove si trova e come arrivarci
Ponza è la maggiore delle Isole Pontine, al largo del Lazio. Si raggiunge solo via mare, ed è proprio il viaggio in traghetto o aliscafo a fare da preludio al suo fascino.
Porti di partenza principali:
- Formia (tutto l’anno, sia traghetti che aliscafi)
- Anzio, Terracina e San Felice Circeo (con collegamenti stagionali, ideali per l’estate)
Durata del viaggio: circa 70 minuti in aliscafo, fino a 2 ore e mezza in traghetto.
Consiglio pratico: se viaggi in alta stagione, prenota con largo anticipo. I posti si esauriscono in fretta, soprattutto nei weekend.
Le meraviglie naturali: spiagge, cale e grotte
Chiaia di Luna
La spiaggia simbolo dell’isola, un semicerchio perfetto incastonato sotto una falesia bianca altissima. Vista dal mare è mozzafiato. L’accesso via terra è soggetto a restrizioni per motivi geologici, quindi è meglio informarsi in porto.
Cala Feola e le piscine naturali
Un piccolo angolo di paradiso: acqua turchese, scogli piatti su cui stendersi e nuotate rilassanti. Le piscine naturali, scavate nella roccia tufacea, sembrano vasche private con vista su un mare cristallino.
Le Grotte di Pilato
Un vero salto nella storia romana: un sistema di grotte artificiali usate, pare, per l’allevamento dei murene. Sono accessibili solo dal mare, in barca o kayak.
Giro dell’isola in barca
Non è un optional: è il modo più autentico per conoscere Ponza. Le barche partono dal porto e portano in un mondo fatto di grotte marine, archi naturali, faraglioni e cale nascoste raggiungibili solo via mare. Ogni angolo è una sorpresa: Grotta della Maga Circe, Arco Naturale, Spaccapurpo, Faraglione La Guardia.
Consiglio utile: scegli una barca con guida locale. Le storie, i nomi e le leggende raccontate arricchiscono l’esperienza.
Escursionismo e panorami
Ponza non è solo mare: offre anche sentieri che si snodano tra macchia mediterranea, ginestre e panorami da cartolina.
Monte Guardia
Il punto più alto dell’isola (280 m), raggiungibile a piedi in circa 45 minuti. La vista da lassù abbraccia tutto l’arcipelago.
Il Faro della Guardia
Un sentiero selvaggio, tra rocce e profumo di salsedine, conduce al faro più a sud dell’isola. Il tramonto da qui è uno spettacolo.
Punta Incenso
Zona silenziosa e meno battuta, ideale per chi ama la solitudine e la natura più autentica. I profumi delle erbe selvatiche accompagnano il cammino.
Sapori ponzesi
La cucina dell’isola è semplice, sincera, marinara. Non troverai piatti elaborati, ma sapori veri.
Da non perdere:
- Zuppa di lenticchie di Ponza (tipica anche di Palmarola)
- Totani e patate, un classico isolano
- Spaghetti con il granchio, spesso serviti nei ristoranti del porto
- Pesce fresco cucinato alla griglia o in guazzetto
- Il Biancolella, vino bianco locale che accompagna perfettamente i piatti di mare
Molti ristoranti sono a picco sul mare o affacciati sul porto: cenare qui, con le luci delle barche che ondeggiano sullo sfondo, è pura poesia.
Dove dormire
Ponza offre alloggi per tutti i gusti:
- B&B e affittacamere nel centro storico o nella zona alta (Le Forna)
- Hotel con vista mare (alcuni con terrazze meravigliose)
- Appartamenti e case vacanza per soggiorni più lunghi o in gruppo
Attenzione: nei mesi estivi, i prezzi salgono. Prenota in primavera o inizio autunno per goderti l’isola con meno folla e più tranquillità.
Curiosità e leggende
- Il nome “Ponza” non deriva da Ponzio Pilato come si racconta, ma probabilmente da “Pontia”, nome latino dell’isola.
- Secondo la leggenda, qui Circe, la maga di Odisseo, aveva la sua dimora: una narrazione che aggiunge fascino ai paesaggi lunari e misteriosi dell’isola.
- Jacques Cousteau, celebre esploratore subacqueo, definì la vicina Palmarola “una delle isole più belle del mondo”.
E Palmarola?
A pochi chilometri da Ponza, raggiungibile in barca in meno di mezz’ora, Palmarola è disabitata e incontaminata. Una cattedrale naturale di tufo e mare, con grotte, calette e un paesaggio quasi extraterrestre. Nessuna strada, nessun paese: solo natura, silenzio e bellezza assoluta.
In conclusione
Ponza non si visita. Ponza si scopre. Un’isola che cambia volto a seconda della luce, delle stagioni, dell’umore del mare. È la meta perfetta per chi cerca bellezza senza filtri, dove il tempo rallenta e il vento racconta storie antiche.
Un luogo che rimane dentro, anche molto dopo essere tornati a casa.
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