Il suo entusiasmo e la sua energia lo hanno fatto correre sul lungomare per provare il suo monopattino nuovo, senza badare alla mamma che, ormai lontana, lo stava chiamando per fermarlo. Quando il bimbo si è reso conto di essere solo ha iniziato a piangere, seduto sul gradino di un bar.
Qualcuno tra la folla di passeggiatori del lungomare attirati dalla bella giornata di festa ha chiamato il “113”, segnalando il pianto e le richieste del bimbo, dando modo ad una volante di intervenire. In un primo momento gli agenti hanno avuto difficoltà a calmare la vera e propria crisi di pianto del bambino, poi sono riusciti a conquistare la sua fiducia coinvolgendolo con berretto e paletta della Polizia.
Con pazienza i poliziotti hanno fatto raccontare al piccolo quello che era successo, come si chiamasse lui e la sua mamma, dove abitava e dove andasse a scuola ed ottenere i dettagli più utili per ritrovare la sua famiglia. Sono scattati immediati i controlli della sala operativa alle banche dati per accertare le informazioni del bambino, coordinare la ricerca della mamma che non poteva essere molto distante, verificare l’eventuale richiesta di aiuto ad altre Forze dell’Ordine. La pattuglia si è messa quindi in marcia con il bimbo a bordo, diretta all’indirizzo di una famiglia corrispondente alle informazioni ricevute dal loro piccolo ospite.Successivamente gli agenti sono stati informati che la mamma aveva chiesto aiuto ad un equipaggio di agenti di Roma Capitale.
Ai poliziotti non è rimasto che intrattenere il bambino fino all’arrivo della mamma, visibilmente agitata, che non aveva immaginato quanto veloce il figlio potesse correre tra la gente con il suo monopattino.
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