Teatro Vespasiano pieno martedì sera per il concerto di Natale promosso dalla Fondazione Varrone, dal Comune di Rieti, dalla Regione Lazio, in collaborazione con il Pontificio Istituto per la Cultura e l’Associazione Emilia Romagna Concerti. Scroscianti applausi per l’eccellenza artistica dei giovani musicisti provenienti da tutto il mondo diretti dal famoso M° Paolo Olmi che in 30 anni di carriera ha diretto le più grandi orchestre da Tokio a Berlino, Parigi, Milano, Londra, Venezia, Chicago, Tel Aviv, Pechino. Unico italiano a tenere master class presso la Guildhall School di Londra una delle istituzioni musicali più prestigiose al mondo.
Particolarmente apprezzati i solisti, talenti puri come il violoncellista persiano Kian Soltani, il trombettista canadese Andre Dubelsten e l’applauditissimo violinista kazako Roman Kim esibitosi nella variazioni di Paganini. Subito dopo il concerto reatino, i musicisti insieme ad una delegazione reatina guidata dal Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli e l’Assessore alle Culture Diego Di Paolo, sono partiti alla volta di Betlemme per la replica del concerto itinerante nella Basilica della Natività per poi proseguire verso Gerusalemme nel Museo di Israele proprio davanti alla Annunciazione di San Martino alla Scala del Botticelli, straordinaria opera d’arte “prestata” per alcuni mesi dal Governo Italiano a quello Israeliano.
L’esposizione di questo prezioso affresco ha destato un interesse travolgente nel pubblico di Israele e la sera del 12 dicembre al concerto saranno presenti le personalità più importanti nel campo della Cultura, della Politica e della Diplomazia. Il concerto di Natale itinerante che dalla Valle Santa sta giungendo in TerraSanta, rappresenta anche un significativo appuntamento istituzionale tra i Paesi coinvolti dalla musica, l’Italia, la Palestina ed Israele, eccezionalmente “vicini” in questa iniziativa di promozione culturale per la quale si preannunciava nel corso della conferenza stampa tenutasi prima dell’evento musicale, una futura e concreta “istituzionalizzazione”.
Ricordando la presenza qualche anni fa dei Vigili del Fuoco Israeliani e Palestinesi uniti sul palco del Teatro Vespasiano, il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis, ha ribadito in conferenza che deve necessariamente attivarsi una fattiva collaborazione tra la terra di Francesco culla del primo presepe vivente e Betlemme, il luogo santo del cristianesimo.
«Questo concerto di Natale può diventare una privilegiata occasione di incontro dei luoghi universali della fede e un’opportunità per far conoscere il nostro territorio intriso ancora della spiritualità francescana», ha affermato de Sancits. Anche il Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, ha ribadito che questa iniziativa musicale dalla doppia valenza artistica e culturale si inserisce in un più ampio progetto di promozione territoriale iniziato con l’istituzione del Cammino di Francesco, la missione in Galizia per una congiunzione con il Cammino di Santiago e oggi questo concerto itinerante che sulle orme di Francesco porta Rieti, il centro dell’Italia in Palestina, luogo della natività. «Proietteremo sulle mura della piazza V.Emanuele gli auguri in ebraico e in arabo, in segno di dialogo e incontro tra i popoli per un Natale della Pace», ha concluso il primo cittadino Petrangeli.
Significative anche le parole del M° Paolo Olmi che dopo aver spiegato ai presenti le difficoltà di organizzare un evento musicale che si propone di unire ciò che è diviso da sempre come i territori palestinesi con incontri tra Ambasciate e Consolati, ha sottolineato che ancora a Betlemme non è molto conosciuta la storia del primo presepe del mondo di Greccio, e questa sarà un’occasione importante per promuovere la storia della spiritualità francescana reatina. Notevole il potere della musica, ha affermato Olmi, che ha suscitato l’interesse dei musulmani, degli ebrei e dei cristiani, che parteciperanno tutti al concerto di Natale e addirittura degli strumenti musicali verranno prestati da israeliani per l’esibizione in Palestina.
«La musica per sua natura porta alla tolleranza, alla concordia, al rispetto delle persone e noi con la musica porteremo la cultura italiana e un pezzo importante di Rieti, come Greccio nel cuore di Betlemme e il prossimo anno faremo lezioni concerto per il Natale 2014 proprio a Greccio il cui misticismo ha affascinato tutti i musicisti dell’Orchestra».
La proposta del M° Olmi di programmare ogni anno il Concerto Rieti-Betlemme – Gerusalemme, è stata accolta subito dalla Regione Lazio rappresentata nell’incontro pomeridiano con la stampa dal Consigliere Daniele Mitolo che ha evidenziato per il futuro il supporto necessario della Regione per “istituzionalizzare“ l’iniziativa estremamente importante per un ulteriore sviluppo culturale del territorio nello scenario internazionale. Già in viaggio verso la Terra Santa, la delegazione reatina si farà ambasciatrice delle peculiarità culturali e storiche della nostra terra, auspicando che questa evento artistico partendo da Rieti favorisca sempre più un concreto dialogo e confronto interreligioso.
Particolarmente apprezzati i solisti, talenti puri come il violoncellista persiano Kian Soltani, il trombettista canadese Andre Dubelsten e l’applauditissimo violinista kazako Roman Kim esibitosi nella variazioni di Paganini. Subito dopo il concerto reatino, i musicisti insieme ad una delegazione reatina guidata dal Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli e l’Assessore alle Culture Diego Di Paolo, sono partiti alla volta di Betlemme per la replica del concerto itinerante nella Basilica della Natività per poi proseguire verso Gerusalemme nel Museo di Israele proprio davanti alla Annunciazione di San Martino alla Scala del Botticelli, straordinaria opera d’arte “prestata” per alcuni mesi dal Governo Italiano a quello Israeliano.
L’esposizione di questo prezioso affresco ha destato un interesse travolgente nel pubblico di Israele e la sera del 12 dicembre al concerto saranno presenti le personalità più importanti nel campo della Cultura, della Politica e della Diplomazia. Il concerto di Natale itinerante che dalla Valle Santa sta giungendo in TerraSanta, rappresenta anche un significativo appuntamento istituzionale tra i Paesi coinvolti dalla musica, l’Italia, la Palestina ed Israele, eccezionalmente “vicini” in questa iniziativa di promozione culturale per la quale si preannunciava nel corso della conferenza stampa tenutasi prima dell’evento musicale, una futura e concreta “istituzionalizzazione”.
Ricordando la presenza qualche anni fa dei Vigili del Fuoco Israeliani e Palestinesi uniti sul palco del Teatro Vespasiano, il Presidente della Fondazione Varrone, Innocenzo de Sanctis, ha ribadito in conferenza che deve necessariamente attivarsi una fattiva collaborazione tra la terra di Francesco culla del primo presepe vivente e Betlemme, il luogo santo del cristianesimo.
«Questo concerto di Natale può diventare una privilegiata occasione di incontro dei luoghi universali della fede e un’opportunità per far conoscere il nostro territorio intriso ancora della spiritualità francescana», ha affermato de Sancits. Anche il Sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, ha ribadito che questa iniziativa musicale dalla doppia valenza artistica e culturale si inserisce in un più ampio progetto di promozione territoriale iniziato con l’istituzione del Cammino di Francesco, la missione in Galizia per una congiunzione con il Cammino di Santiago e oggi questo concerto itinerante che sulle orme di Francesco porta Rieti, il centro dell’Italia in Palestina, luogo della natività. «Proietteremo sulle mura della piazza V.Emanuele gli auguri in ebraico e in arabo, in segno di dialogo e incontro tra i popoli per un Natale della Pace», ha concluso il primo cittadino Petrangeli.
Significative anche le parole del M° Paolo Olmi che dopo aver spiegato ai presenti le difficoltà di organizzare un evento musicale che si propone di unire ciò che è diviso da sempre come i territori palestinesi con incontri tra Ambasciate e Consolati, ha sottolineato che ancora a Betlemme non è molto conosciuta la storia del primo presepe del mondo di Greccio, e questa sarà un’occasione importante per promuovere la storia della spiritualità francescana reatina. Notevole il potere della musica, ha affermato Olmi, che ha suscitato l’interesse dei musulmani, degli ebrei e dei cristiani, che parteciperanno tutti al concerto di Natale e addirittura degli strumenti musicali verranno prestati da israeliani per l’esibizione in Palestina.
«La musica per sua natura porta alla tolleranza, alla concordia, al rispetto delle persone e noi con la musica porteremo la cultura italiana e un pezzo importante di Rieti, come Greccio nel cuore di Betlemme e il prossimo anno faremo lezioni concerto per il Natale 2014 proprio a Greccio il cui misticismo ha affascinato tutti i musicisti dell’Orchestra».
La proposta del M° Olmi di programmare ogni anno il Concerto Rieti-Betlemme – Gerusalemme, è stata accolta subito dalla Regione Lazio rappresentata nell’incontro pomeridiano con la stampa dal Consigliere Daniele Mitolo che ha evidenziato per il futuro il supporto necessario della Regione per “istituzionalizzare“ l’iniziativa estremamente importante per un ulteriore sviluppo culturale del territorio nello scenario internazionale. Già in viaggio verso la Terra Santa, la delegazione reatina si farà ambasciatrice delle peculiarità culturali e storiche della nostra terra, auspicando che questa evento artistico partendo da Rieti favorisca sempre più un concreto dialogo e confronto interreligioso.