Il dibattito pubblico in Italia continua a ruotare anche sul mondo del gioco pubblico. E le ultime notizie arrivano direttamente dal Tar Lazio, che con una recente sentenza ha accolto il ricorso proposto da una società contro quanto stabilito da Roma Capitale, in applicazione ad un’ordinanza sindacale con cui si disponeva la sospensione di funzionamento degli apparecchi da gioco per cinque giorni, per via di violazioni con recidività degli orari di apertura al pubblico dell’esercizio gestito dalla ricorrente.
Il Tar ha spiegato che una sanzione accessorio-amministrativa, come la sospensione pro tempore di apparecchi da gioco può essere applicata “previa irrogazione di una sanzione principale e dalla definizione di un procedimento. Nella circostanza è incontestato che la sanzionata irrogata sia di natura accessoria anziché pecuniaria.
Un vizio di forma ricordato in sentenza. Peraltro, l’Amministrazione ha rilevato e contestato che gli apparecchi da gioco erano accesi ed abilitati al di fuori dei limiti di orario consentito. Ma chi ha presentato ricorso ha contestato la legittimità del provvedimento sotto vari profili. Un vizio di forma, si diceva, poiché mancante della sanzione principale. La società ha contestato anche la violazione del principio di legalità, incolpando il Comune di Roma di essere incorso nella violazione del principio di proporzionalità della sanzione rispetto alla violazione riscontrata.
La situazione degli apparecchi di gioco in Italia
Una buona notizia, questa, che lascia ben sperare in caso di situazioni analoghe. Mentre il settore attende la tanto agognata riforma, arrivano anche dati da cui impostare l’azione per il futuro. Molti di questi dati riguardano proprio gli apparecchi di gioco a vincita in denaro. Lo scenario sta tornando alla normalità dopo la stagione del Covid-19, che ha segnato per il mondo del gioco un periodo lungo di crisi e disperazione, ma anche di nuove opportunità.
Oggi gli apparecchi da gioco fanno i conti con il boom del gioco online e con una perdita: quelle delle AWP, le vecchie slot da bar, le cui spese sono in linea con il 2022 senza segnali di crescita. Un trend positivo per l’assestamento del mercato, ma la raccolta è indietro del 20% rispetto al 2019 e la spesa in negativo del 9%.
L’ascesa delle VLT
Il trend è, sorprendentemente, positivo per le VLT, le videolottery che risultano in crescita costante. Una rivoluzione per apparecchi che partivano in sordina e sicuramente indietro rispetto alle AWP: eccole, le opportunità fornite dalla crisi. Le VLT hanno gestito al meglio il periodo di lockdown, invertendo i dati post-pandemia. La spesa e la raccolta sono variate, il payout resta stabile. Se le AWP continueranno con un trend negativo, ci sarà da supporre che le VLT saranno la certezza del presente e soprattutto del futuro. Rinnovate, chi l’avrebbe mai detto, dalla crisi peggiore del ventunesimo secolo.