La parte più importante della norma è sicuramente quella che stabilisce le conseguenze derivanti dalla mancata risposta dell’ente impositore. Infatti, il comma 540 prevede che «trascorso inutilmente il termine di duecentoventi giorni dalla data di presentazione della dichiarazione del debitore allo stesso concessionario della riscossione, le partite (…) sono annullate di diritto».«È facile rendersi conto della portata profondamente innovativa di questa legge – commenta Luigi Gabriele, Responsabile Rapporti Istituzionali Codici – che senza dubbio modifica radicalmente il rapporto tra cittadini e gli enti impositori, in quanto questi ultimi sono costretti a valutare attentamente i rilievi effettuati e a rispondere entro termini perentori, pena la cancellazione delle pretese (indipendentemente dal fatto se esse siano legittime o meno). Inoltre, tale soluzione si pone come strumento alternativo e più economico rispetto al ricorso giudiziale nelle ipotesi di palese errore da parte dell’Amministrazione Pubblica. Sarà sufficiente una semplice istanza da parte del contribuente per vedere annullata la cartella esattoriale erroneamente ricevuta». Il Codici, a tal proposito, il 13 marzo organizzerà nella sede di Latina un convegno per approfondire il tema, di cui a breve verranno comunicati tutti i riferimenti.
Source Article
from http://www.ilgiornaledirieti.it/leggi_articolo_f1.asp?id_news=31679