Il tema dell’utilizzo dei social, soprattutto da parte di artisti e altri personaggi con grande visibilità mediatica è, soprattutto negli ultimi tempi, spesso al centro dell’attenzione, non senza polemiche.
Accanto a personalità che documentano 24 ore su 24 la propria vita e quella dei propri cari, figli compresi, ci sono persone che, invece, decidono di moderare l’utilizzo delle piattaforme di social networking.
Questo è il caso di Fabio Ciciotti, in arte B-Faces (https://www.instagram.com/p/Cd0hwuBAoaw/?igshid=MzRlODBiNWFlZA==), dj produttore musicale e negli ultimi anni imprenditore. Classe 1983, è appassionato di musica fin dall’infanzia.
L’artista, il cui nome d’arte rimanda alla sua duplice natura di producer musicale e di imprenditore, si è confidato alla nostra redazione parlando di un obiettivo che si pone ormai da diversi anni: sensibilizzare le persone all’importanza di un utilizzo limitato dei social.
Quando hai deciso di iniziare a limitare l’utilizzo dei social network?
In occasione di un viaggio di ritorno da Cannes. Fino a quel momento, avevo l’abitudine di postare foto e stories praticamente ogni giorno spinto anche da sponsor che curavano la mia figura. Oggi le cose sono molto cambiate: sto sui social massimo venti minuti al giorno e utilizzo le piattaforme soprattutto per divulgare contenuti legati alla mia attività artistica o contributi a sfondo socialee.
Cerco sempre, con ogni contenuto, di mandare un messaggio.
Il tempo che prima passavo a scrollare le bacheche – fino a qualche anno fa, quando, alla sera, guardavo il report sullo smartphone che indica l’i utilizzo delle app rimanevo sbalordito e a me stesso dicevo: “immagina quante cose avresti potuto fare in quelle otto ore!” – oggi lo dedico ai miei affetti o ad attività ludiche e ricreative.
A cosa è dovuto questo cambio di passo?
Alla mia passione per il cinema e per la letteratura. Il desiderio, poi trasformatosi in realtà, di limitare l’utilizzo dei social, è arrivato in un periodo in cui mi ero accorto di incontrare forti difficoltà nel leggere. Hanno contribuito indubbiamente i miei due scrittori preferiti che, in quel momento, erano appena usciti con due nuovi libri.
Chi sono i tuoi scrittori preferiti?
Roberto Emanuelli, che è diventato famoso con romanzi come E Allora Baciami e Quando Tutto Sembra Immobile, e Salvatore Esposito. Sì, lo sono: sono due generi totalmente diversi!
Proprio in questi aspetti, però, risiede a mio avviso il bello della lettura, grazie alla quale è possibile vivere innumerevoli mondi che nascono in automatico nella testa quando gli occhi entrano in contatto con la pagina.
Perché, secondo te, le persone sono così attratte dall’utilizzo dei social?
Premetto che non sono uno psicologo. A mio avviso, alla base di tutto c’è il desiderio, spinto dall’invidia e dalla frustrazione, di emulare chi, su queste piattaforme, mostra la sua vita di lusso fra vacanze e auto costose. Un vero e proprio turbine, dove chi sa che non può permettersi un certo tipo di stile di vita, nel dubbio, posta comunque contenuti della propria quotidianità con l’intenzione di ritagliarsi il classico quarto d’ora di celebrità.
Ci parli un po’ di TikTok, social che ti vede attivo con contenuti che hanno come protagonista, oltre a te, la conduttrice Eva Crosetta? A cosa vi ispirate?
La presenza su TikTok è nata con lo scopo di raccontare al pubblico un lato diverso della mia persona, ossia quello ironico e scanzonato. L’amicizia con Eva, preziosa collega di lavoro, ha permesso di dare vita a un format in cui le risate si uniscono al racconto di quello che succede nel backstage dei programmi che ci vedono collaborare fianco a fianco (dopotutto, viviamo di popolarità e mettere in risalto questi momenti ha sempre il suo perché).
Sono davvero felice di aver rilasciato un’intervista alla vostra testata! Mi piacciono i vostri contenuti perché vi focalizzate su eventi reali a Roma, città meravigliosa. Ora che è estate, invito i vostri lettori e i miei fan a partecipare proprio a eventi dal vivo, non importa dove siano, e a divertirsi senza social.