2° incontro della 6 Stagione di Confronti , sabato 17 Novembre presso la Sala Ribaud del Comune di Formia – ore 18 , con don Francesco Fiorillo del Monastero di San Magno a Fondi sul tema “ 10 anni di Fraternità a San Magno : il sogno produce la realtà “
Ha scritto Gibran: “Come i semi che sognano sotto la neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei vostri sogni, perché in essi è nascosto il passaggio verso l’eternità. ” Il sogno non è nel commercio di desideri frivoli, e nemmeno nella costruzione artificiosa di una realtà impossibile. Parte da uno spazio minuscolo come quello di un seme, ma è capace di spingere lontano, sino all’eternità. In questo senso il sogno è motore dell’esistere, perché chiama a sé la vita, la spinge verso lo sconosciuto, la dilata verso orizzonti che non si lasciano mai raggiungere, ma che, lascian-dosi intravedere, catturano tutte le nostre energie.
La Bibbia celebra il sogno, la sua esistenza garantisce all’uomo di crescere in armonia: Salomone è il giusto per eccellenza, il sapiente finché il sogno gli parla. Quando quella voce tace, al contrario, prende la china dell’errore e della trasgressione. Con passione e trasparenza il sogno non è mai alternativo alla realtà. Il paradosso di oggi è che il realismo, che ci viene spesso richiesto come una necessità, se non come una virtù, non produce la realtà, ma la frena, la impoverisce. Il sogno, all’opposto, nutre e vivifica la realtà: per questo deve restarvi agganciato. “
La realtà , ha scritto Rubem Alves , di per sé non svela il segreto di ciò che è possibile. Essa non sa veramente nulla del possibile, proprio come il blocco di marmo non sa che cosa potrà diventare quando l’intenzione dell’artista gli darà forma. Sono le aspirazioni e le attese dell’uomo che fanno emergere i segreti del possibile ”. Ma come si realizza il sogno? Servono passione e trasparenza. La radice di passione è la stessa di pazienza. La passione si compie nel momento in cui è anche capace di attese, si nutre delle attese, resta fedele nelle attese. E c’è bisogno di trasparenza con se stessi e con gli altri. Molti sogni che viviamo oggi non sono sbagliati, sono semplicemente corrotti perché li abbiamo fissati in simulacri troppo rigidi per resistere all’urto della realtà. Un sogno non muore mai. Lascia sempre una traccia, una scia, che è possibile intercettare. Ha scritto Dag Hammarskjold: “Bisogna esistere per il futuro degli altri, senza venir soffocati dal loro presente”. Ogni sogno vive perché viene dal futuro. È nel cuore di Dio.
Don Francesco Fiorillo, nato nel maggio di quarantadue anni fa, da sempre spirito inquieto, amante dei percorsi che vanno controcorrente, pervaso da un’intensa passione per tutto ciò che è umano, e come tale ricercatore di un senso più alto da dare all’esistere, diventa sacerdote all’età di 25 anni. Ma è solo l’inizio di una nuova vita che dispiega sempre più le proprie vele al Soffio, al Vento dello Spirito, che soffia dove vuole e quando vuole. E’ un dono totale di sé, un’offerta integrale a Colui che ti dischiude sempre inaspettati orizzonti. Un percorso di vita che ha come ideale modello quello di una sinergia tra il laborioso quotidiano operare e la contemplazione del Mistero. Dopo nove anni, don Francesco si trova a vivere un’ulteriore nascita, affronta un secondo parto: la Fraternità di San Magno a Fondi ( LT) . Da allora son passati dieci anni, solo un istante all’occhio dello Spirito, ma le radici di questa nuova avventura sono già ben salde. Tutti sono chiamati a parteciparvi, attratti dal bello, dal vero, dal buono e dal giusto, di una vita piena e veramente degna di essere vissuta.