Venerdì 8 aprile, nella Sala Consiliare in P.zza Umberto I di Marta, in collaborazione con la Biblioteca e il Sistema bibliotecario del lago di Bolsena, Gianni Abbate presenta “Di cosa parliamo quando parliamo di amore”, una scelta di letture da diversi autori italiani e stranieri.
“L’amore non lo si può definire e comunque è difficile farlo.” – dice Gianni Abbate – “L’amore è un argomento immenso, accessibile a tutti ma incomprensibile a molti. Materia di affanno e diletto, amore è un tema da chiacchiere per passare il tempo, da canzonette fatte di parole vuote, sciocche e leggere, ma è anche ispirazione di poeti e di scrittori.
Tutti siamo o siamo stati innamorati e questo ci dà il lasciapassare per argomentare sull’amore, ma non necessariamente di definirlo, perché definirlo non solo non è facile, ma significa anche limitarlo, imbrigliarlo. Si afferma che l’amore non può essere presente laddove c’è violenza, ma non di rado è tragicamente vero che ci sono relazioni tenute insieme solo dalla paura, dall’isolamento, dall’abitudine, da condizioni economiche precarie. Però talvolta persiste un legame affettivo che non sta a nessuno giudicare. Nella storia del pensiero, le teorie dell’amore e del desiderio sono state tante. Ad esempio Erich Fromm, ne “l’Arte di amare”, intende mostrare come l’amore sia una vera e propria arte e, in quanto tale, necessiti di disciplina, concentrazione, pazienza, supremo interesse e umiltà.
Dopo anni e anni di poesie e letteratura e dopo tanti discorsi, che chiamerei cicalecci sull’amore, discuterne sembra, all’apparenza, una cosa molto facile. Questo perché il più delle volte l’amore esista a parole, ma in realtà non è altro che una metafora dell’amore stesso.
Analizzeremo questo forte sentimento che ci accomuna tutti, attraverso diversi autori: il francese Radiguet, Moravia, Starnone, due premi Nobel, Doris Lessing e Pamuk, Carver e per finire un omaggio a Sepùlveda, scomparso due anni fa. Rimarrete sorpresi di quanto sia difficile e problematico parlare di amore! Buon ascolto.”
L’ingresso è gratuito, info: 3471103270 – iportidellateverina.it