Per espressione in chiasmo è un’esperienza che forse non dà tempo alla vita, ma dà vita al tempo
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In convenzione formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre, accredito della Regione Lazio, di Roma Capitale e con il patrocinio del Comune di Canale Monterano, l’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea e l’Associazione Culturale Il Caleidoscopio inaugurano la II Edizione della Mostra Collettiva di artisti del territorio “Arte in chiasmo”, presso la Galleria Accademica d’Arte Contemporanea della città d’arte Canale Monterano di Roma, in Corso della Repubblica n.50, sabato 20 aprile 2023 alle ore 18,00 con critica in semiotica estetica in diploma dedicata alle opere, ai fini di un incontro di confronto e di rifigurazione delle prospettive d’arte e di vita. La collettiva è aperta al pubblico fino al 4 maggio ore 10,30-12,30 con ingresso gratuito.
Gli artisti in mostra, Mario Bettarelli, Antonino Bumbica, Anna Fontanella, Giuseppe Galletta, Jessica Gasperini, Guido Grossi, Rita Hopfer, Paolo Mara, Massimo Melloni, Fabrizio Nicoletti, Roberto Nizzoli, Luigi Rabbai, Margherita Rosito, Massimo Rossi, Sabrina Trasatti, Gaetano Vari, Cristiana Verbigrazia, sono emergenti e affermati, operanti sul territorio circostante la Città d’Arte Canale Monterano di Roma, ove l’arte, offerta e condivisa, è per radice etimologica arto del vivere, che sospinge ed incontra, che attinge al senso unitario del nostro essere, alla coappartenenza che lega e che riconosce in chiasmo, oltre ogni differenza e cultura.
Le analisi delle opere, disconoscendo il giudizio valutativo, sono volte al riconoscimento e alla valorizzazione del senso dell’arte, per la celebrazione della qualità dell’espressione creativa, a cerimonia della libertà di essere, lungo il viaggio che dall’emozione sublima il pensiero. Le critiche in semiotica estetica della prof.ssa Fulvia Minetti sono significazioni: abduzioni di una semiotica estetica psicofisiologica per analisi della dimensione universale del movimento semantico, dei simboli preconsci e archetipici del rituale artistico, che rifonda le prospettive dello sguardo dell’uomo sull’uomo e sulle cose.
L’espressione in chiasmo deriva dalla lettera greca khi χ a forma incrociata, chiastico è il movimento ad intreccio speculare del senziente al sensibile: è il luogo dell’artista a confronto che vicendevolmente sente di sé nel sentire dell’altro, che supera l’orizzonte formale e inaugura il viaggio della sinestesia profonda dei sensi, a rinascere di sé dall’indistinzione.
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