Colorin colorado
è un’espressione spagnola che anticipa la fine di un discorso, una frase, una fiaba. Non ha un significato specifico e non è traducibile: rappresenta per noi il passaggio di testimone tra qualcosa che c’è stato e qualcos’altro che deve ancora accadere.
Quest’anno CastellinAria c’è, nell’incertezza del momento storico che stiamo vivendo e il desiderio di uno sguardo fiducioso e lungimirante.
Quest’anno CastellinAria c’è, come un ponte sospeso tra le nuvole e radicato a terra.
Quest’anno CastellinAria c’è, perché per noi è giusto, inevitabile e bello esserci.
Non un festival, non il Festival che è stato e che sarà ma, colorin colorado, un momento di condivisione artistica, di apertura, di visione.
La nostra vuole essere una presenza poetica, politica, comunitaria.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA UNICA PER ENTRAMBI GLI EVENTI (max 120 partecipanti)
– telefono: 333 1114940 Alice
– mail: info.castellinariapop@gmail.com
– attraverso la nostra pagina FB
INGRESSO A OFFERTA LIBERA
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>> IL PROGRAMMA DELLA SERATA <<
h 19:30 | TROPPO TARDI PER HAMELIN
Spettacolo teatrale-musicale itinerante con Compagnia Habitas ed Errichetta Underground
Hamelin è invasa dai topi. I topi portano la peste. La peste uccide. Uccide senza guardare in faccia nessuno.
Ma un ometto misterioso e beffardo, grazie alla melodiosa musica del proprio piffero, riesce ad attirare tutti i topi fuori da Hamelin e a farli affogare nel fiume, solo dopo la promessa di una lauta ricompensa. Ma la promessa è smentita, sepolta, aggirata. Così il beffardo pifferaio decide di punire la città e portarsi via tutti i bambini.
“Troppo tardi per Hamelin” è un viaggio a stazioni, uno spettacolo itinerante che presenta quattro punti di vista di quattro personaggi della fiaba, proprio nel momento in cui i bambini sono stati incantati e portati via.
Ogni racconto è accompagnato da uno strumento, che gli fa eco, lo sostiene, lo amplifica; una riflessione sul presente attraverso la peculiarità della fiaba, della narrazione, dell’oralità.
Nel deserto sociale, nell’impotenza della colpa, ciascun personaggio cerca una giustificazione, prova un’accusa, si lava la coscienza.
E l’acqua si fa sempre più sporca.
con
Livia Antonelli | Il gatto
Chiara Aquaro | La madre
Ilaria Giorgi | Il bimbo zoppo
Vincenzo Nappi | Il sindaco
e i musicisti
Gabriele Hintermann | Contrabbasso e voce
Marco Pascucci | Trombone
Edoardo Petretti | Fisarmonica
Primo Salvati | Sassofono
testi e supervisione Niccolò Matcovich
h 21:00 ESERCIZI SULL’ABITARE #2 | Alvito
RedReading#13 Un giorno bianco
di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio
ESERCIZI SULL’ABITARE è un non-luogo a metà strada tra l’esperienza teatrale, la ricerca antropologica, l’installazione artistica, la condivisone di storie, memorie e saperi, in cui il tempo e lo spazio co-abitano in una casa orizzontale, aperta e in perenne cambiamento.
Il teatro stesso si fa casa e rende possibile il trasloco dei territori geografici, simbolici e umani. L’evento conclusivo è per questo un rito collettivo, una festa, una condivisione di un luogo in comune.
La prima tappa del progetto ha debuttato nel 2019 coinvolgendo diversi luoghi della città di Roma. La seconda tappa è un viaggio lungo 333km che ad ottobre arriverà al Romaeuropa Festival.
Attraverso il coinvolgimento degli abitanti e la creazione di comunità temporanee, metteremo in comunicazione alcuni Comuni della regione Lazio, tra cui Alvito, per fare esperienza di una convivenza performativa tra artisti e territori. Ad Alvito dopo la residenza apriremo un momento performativo, all’interno del dispositivo RedReading (incontro tra il teatro e la potenza di un libro), per dialogare con il territorio e con il Festival CastellinAria.
Una narrazione che si articola su più livelli: un libro di riferimento (“Ho costruito una casa da giardiniere” di Gilles Clément), l’indagine sull’abitare che abbiamo fatto durante la residenza, alcuni racconti degli abitanti.
Punto di partenza saranno alcune domande: Cos’è casa e dov’è casa fuori dalla casa? Dove sono i luoghi marginali di cui riappropriarci perché diventino spazi di resistenza, pratiche di cambiamento? Quali esercizi di cura?
C’è un respirare collettivo che cerchiamo dentro il progetto Esercizi sull’abitare. Ogni luogo che andrà costruendo la rete di questo viaggio, i 333 km, è un esercizio di cura, “un giorno bianco” da cui ripartire, una pagina vuota, una finestra aperta da cui poter guardare dentro – il singolare – e contemporaneamente fuori – il plurale – disegnando un territorio, cercando un paesaggio.
L’indagine che proponiamo sui territori tiene conto di quello che stiamo vivendo ora, della frattura che abbiamo vissuto tutti, e delle possibilità di cercare una luce dentro la crepa.
Questo foglio bianco è un esercizio, la possibilità di immaginare e di trovare connessioni, di stare in ascolto del canto dei luoghi, delle persone, della natura, degli alberi, che nasce sempre e per sempre dalla relazione.
“La vita è un insieme di reti incarnate. Facciamo parte della comunità della vita, costituita di relazioni con altri. Non possiamo restare fuori dal canto della vita. Noi siamo fatti di questa musica: è la nostra natura. È necessario imparare ad abitare quelle relazioni che sono la fonte, la sostanza e la bellezza della vita stessa”.
Bartolini/Baronio
all’interno del progetto 333km Esercizi sull’abitare
produzione Bartolini/Baronio | 369gradi
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NORME COVID-19
La manifestazione seguirà e rispetterà i protocolli di sicurezza in materia di spettacolo dal vivo e manifestazioni all’aperto. Si raccomanda l’utilizzo della mascherina e la puntualità per permettere all’organizzazione di strutturare l’evento pensando in primo luogo alla sicurezza di tutti.
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CON IL PATROCINIO DI
PROVINCIA di FROSINONE
Comune di Alvito
CON IL CONTRIBUTO DI
Atcl Lazio
PROVINCIA di FROSINONE – Ciociaria Saperi, Sapori, Suoni
PARTNER
Pro Loco Alvito
SAOMS – Società Operaia di Mutuo Soccorso
STAFF 2020
Direzione artistica
Compagnia Habitas
Livia Antonelli, Chiara Aquaro, Niccolò Matcovich
e Anna Ida Cortese
Direzione organizzativa
Anna Ida Cortese
Assistente organizzazione
Alice Berretta
Laura Nardinocchi
Social media manager
Alice Miscali
Elisabetta Gaspari
Illustrazione e grafica
Damiano Olivieri