8 dicembre
h 21
danza
Cie Art Mouv’
En attendant James B.
Creazione, coreografia e regia Hélène Taddei Lawson
Con Alex Benth, Jean-Claude Guilbert, Dominique Lesdema, Dominique Lisette, Fabrice Aragonès, Charly Moandal, Hélène Taddei Lawson
Original sound design Tommy Lawson
Musiche addizionali James Brown, Chic, Michael Jackson, Cool and The Gang, Imagination, The Bee Gees, Daft Punk, MC Solar,
Terry Riley
Regia audio e slam James Delleck
Luci Anouar Benali
Produzione Cia Art Mouv (Bastia) / Coproduzione – Viadanse / Centro Coreografico Nazionale di Belfort, Ballet du Nord / Centro Coreografico Nazionale di Roubaix
Con il sostegno di Collettività di Corsica, Comune di Bastia, Teatro Comunale di Bastia, Centro Coreografico di Créteil, L’Estruch Espais per al desenvolupament de les Arts – Sabadell (Catalunya), Spédidam, Air Corsica, Corse Active pour l’Initiative e Caisse des Dépôts & Consignations
En attendant James B. Aspettando James B. è una chiamata alla liberazione dei corpi e delle anime, attraverso l’intenso piacere di ballare. L’immaginazione degli artisti si dispiega, sia nella sala, sia sul palcoscenico, superando così i confini tra uno sfrenatissimo show e una scrittura coreografica elaborata. Il teatro ci appare come la tradizionale scatola nera, dove la sala e il palco si fronteggiano, e nello stesso tempo come uno nuovo spazio dove gli artisti incontrano il pubblico per una celebrazione della vita. Tutti allora uniti nel ballo sono trasportati dall’energia di uno swing euforico.
9 dicembre
h 21
danza
Lyric Dance Company
Piaf, Hymne à l’amour
Coreografia Alberto Canestro
Costumi Alberto Canestro e Barbara Loli
Voce narrante Lucilla Fossi
Una voce inconfondibile quella di Édith Piaf, capace di infinite sfumature, da toni aggressivi a inflessioni dolci, venate di tenerezza. Una voce che racconta inquietudine e ribellione e che richiama alla memoria il fascino di una mitica Parigi degli anni ’40 e ’50, nella quale era indiscussa diva.
Una voce che evoca anche memorie dolenti di un’esistenza fragile, piegata da una vita intensa e infelice che permea ogni accordo delle sue musiche, arrivando dritta al cuore dell’ascoltatore.
I testi delle sue canzoni rivelano invece una donna capace di essere forte e coraggiosa che dichiara di voler affrontare la vita non lasciandosi travolgere dai rimpianti e dalle scelte sbagliate (Non, je ne regrette rien).
Questo racconto danzato è ispirato proprio dalle canzoni che hanno reso Édith Piaf un personaggio immortale, capace ancora oggi di provocare sincere emozioni. “Piaf aveva un modo drammatico e molto graffiante di cantare l’amore. Ed è l’amore al centro di questo mio nuovo spettacolo, che si potrebbe chiamare anche Piaf in love”, commenta il coreografo. “Per lo spettatore sarà un viaggio emozionale e poetico dentro la musica e le canzoni di questa straordinaria artista, ambientato nel periodo storico in cui ha vissuto”.
Fa da sfondo la Parigi degli anni ‘40 e ‘50 del Novecento, una Parigi di lustrini e paillettes, con storie che si svolgono sulla rive gauche e parlano di incontri clandestini, di grandi passioni e di dolorosi distacchi, l’amicizia di Piaf con Marlene Dietrich, la forza di reagire alle avversità guardando sempre avanti. Una riflessione danzata sull’amore e sull’abbandono.