Andrà in scena al Teatro Villa Lazzaroni di Roma la stand-up comedy “Ecce (h)omo – Una diversa storia di normalità”, di e con Sergio Sormani e Giorgio Donders.
Sergio e Giorgio sono una coppia, diversa eppure così simile a tante coppie del mondo. I due protagonisti raccontano se stessi in un dialogo serrato, fatto di momenti di pungente umorismo e altri di dolorosa riflessione.
Le parti “drammatiche” hanno il delicato compito di scuotere l’animo degli spettatori: trovarsi spiazzati può favorire la possibilità di osservare con occhi diversi le convinzioni che spesso rischiano di diventare convenzioni.
E se l’inattesa crudezza di un messaggio può agevolare il raggiungimento di visioni nuove, all’interno di “Ecce (h)omo” è l’ironia ad essere lo strumento più utilizzato (e verosimilmente il più utile) al fine di veicolare contenuti significativi ed ottenere il coinvolgimento del pubblico.
Un cospicuo numero di psicologi cognitivi afferma infatti che è quando ci si diverte e si è di conseguenza felici che si apprende di più.
L’ironia produce il sorgere di atteggiamenti che si avvicinano alla solidarietà, alla coesione, al dialogo e all’inclusione, ma anche alla resilienza e alla messa in discussione.
L’ironia può aiutarci a scegliere, a riconoscere le illusioni, a rimediare agli errori e vincere le incertezze, ad aprirci al cambiamento e a comprendere le tante sfaccettature del mondo che ci circonda.
Possiamo immaginarla infatti come una via di accesso privilegiata alla conoscenza dell’altro in quanto ci abitua alla messa in discussione di noi stessi. Questo risulta più che mai importante in un momento in cui prevalgono visioni seriose dell’identità, alle quali possiamo rispondere coltivando uno spirito di apertura che possa coinvolgere sia il pubblico più adulto che le nuove generazioni.
Il pubblico si riconosce nella quotidianità di un rapporto a due, empatizza, ride e si interroga anche con l’aiuto di grandi poeti come Vinicius De Moraes e Khalil Gibran.
Usando quindi il registro dell’ironia, si parla di omosessualità per parlare di uguaglianza, per raccontare semplicemente, ma profondamente, di esseri umani.
La stand-up comedy andrà in scena venerdì 1 e sabato 2 marzo 2024 alle ore 21, e domenica 3 marzo alle ore 17.30.