Domenica 30 aprile dalle ore 17 alle 20 presso SUSIHUB 2FLOOR l’associazione minima presenta la mostra Face ID di Eder Olguìn, a cura di Ilaria Monti.
Le opere in mostra, realizzate a partire dal 2020, seppur appartenenti a diverse stagioni della produzione pittorica, nascono tutte da un’esigenza comune, quella di ritrovarsi nell’immagine dell’altro. In particolare, i volti sono sottoposti ad un’operazione di rimozione e sintesi con cui l’artista cela l’identità dei soggetti. Concentrandosi su questi volti vuoti, il titolo della mostra Face ID richiama paradossalmente il sistema di riconoscimento facciale sviluppato negli ultimi anni per i più recenti smartphone: un algoritmo matematico in grado di mappare, riconoscere e ricordare i tratti del nostro viso. Non a caso, la fotografia rappresenta per l’artista uno strumento necessario all’astrazione del ricordo e alla costruzione di un personale archivio visivo, tanto da costituire spesso il punto di partenza dell’opera. L’artista utilizza fotografie conservate negli album di famiglia o scattate più recentemente in occasioni significative o in momenti quotidiani. Alcune delle foto recuperate custodiscono ricordi d’infanzia: l’estate del ’97 in Messico con la famiglia, momenti di gioco col fratello, i vicini di casa da bambini; altre ancora lo vedono cresciuto, immortalano il giorno del suo trasloco da uno degli appartamenti parigini in cui ha vissuto. Le fotografie funzionano come matrici dell’opera, sono ingranaggi della trans-figurazione che avviene nei colori vividi e saturi della pittura. La realtà scontorna, mentre persone reali diventano personaggi senza volto nel teatro della memoria. I soggetti ritratti, con la loro fisionomia sfumata, sembrano sospesi in uno spazio spesso indefinito e metafisico, vestiti di un’atmosfera nostalgica e sospesa. Cancellando quasi completamente i tratti del viso Eder priva lo spettatore, chiunque esso o essa sia, della possibilità di riconoscimento dell’altro, rendendo invece possibile il riconoscimento nell’altro: siamo stati quei bambini che Eder ha dipinto, quei ragazzi che bevono al bancone di un bar. Siamo stati quella giovane donna seduta vicino alla finestra, siamo stati seduti per l’ultima volta sul divano di un appartamento in cui non saremmo più entrati.
È proprio a partire dalla sovrapposizione e dalla condivisione di esperienze diverse che Eder Olguìn ha concepito il suo ultimo lavoro, tutt’ora in corso. L’artista presenta per la prima volta una selezione di opere dalla serie Identité conforme, che prevede la realizzazione di 2730 ritratti. Ciascun ritratto della serie è il risultato della combinazione di cinque fototessere appartenenti a persone care all’artista, e che hanno tutte provenienze e radici diverse. Come superfici semitrasparenti, l’artista crea una stratificazione di volti: quello di Ines, franco-argentina, di Veronica, franco-italiana, di Aline, franco-vietnamita, di Youssef, marocchino, e infine di sé stesso, messicano, parigino d’adozione, formatosi in Italia e libico da parte di madre. Il lavoro prende le mosse da una riflessione sulla propria identità e sul proprio stato di immigrato in Europa, nonché dalla necessità di un permesso di soggiorno, e si configura come un mèlange di tratti somatici e coordinate geografiche. Nella mescolanza Eder inventa nuovi volti, nuove identità. L’utilizzo di piccole fototessere, infatti, allude all’identificazione e alla riconoscibilità necessaria nei documenti di identità e nei passaporti.
Ogni viso ha una sua grammatica, un suo modo di significare e manifestarsi attraverso i segni sulla pelle, negli occhi, sulle labbra, tra la fronte e il mento. Una grammatica che ci racconta all’altro e che ci permette di essere visti e riconosciuti. Velato, cancellato, alterato o moltiplicato, il viso diventa allora una storia illeggibile, un segreto, un mistero.
Per partecipare all’opening, registrarsi al link http://welcome.susihub.com/
Eder Olguin (1989, Puebla, Messico) vive e lavora a Parigi.
Si forma in pittura e discipline plastiche tra l’Accademia di Belle Arti di Napoli e La Sorbonne di Parigi.Tra le mostre personali: Lucha, Galerie Beausoleil, Parigi (2022); 2×1, DISPLAY, Parma (2021); Eder Olguin e Damiano Azzizia, Still, Relevo Arts online platform (2020); Onirismos, Puebla, Messico (2020). Tra le mostre collettive: Meta_Fair#2, Moving with_in the complex: independent curating, co_atto, Milano, IT (2022); Traverser Latitudes: Artistes contemporains d’Amérique Latine, 59 Rivoli, Parigi; Expo Vitale, les rivoliens anonimes,59 Rivoli. Parigi; Artistas poblanos en Oaxaca – Direction d’art et culture, Université Autonome de Oxaca, Messico (2020); Al final de la jornada, Union de artes plasticas de Puebla A.C. Barrio del artista, Puebla, Messico; Entre lineas y sombras, Union de artes plasticas de Puebla A.C. Barrio del artista, Puebla, Messico; XIII salon del desnudo, Union de artes plasticas de Puebla A.C. Barrio del artista, Puebla, Messico (2019).
INFO
Eder Olguìn
Face ID
A cura di Ilaria Monti
Promossa dall’associazione “minima”
30.04.2023 – 03.06.2023
Visitabile dal martedì al sabato su appuntamento: 2floor@susihub.com
Opening sabato 30 aprile dalle 17 alle 20, ingresso gratuito tramite registrazione al seguente link http://welcome.susihub.com/
SUSIHUB 2FLOOR
C.so della Repubblica, 150, 04100 Latina LT
Sito internet: https://project.susihub.com/face-id-eder-olguin/
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