È un caldo pomeriggio estivo nella cittadina di Sermoneta, nel Lazio. Gli uccelli cantano melodiosamente mentre il sole si inclina verso l’orizzonte. In lontananza, c’è un’imponente figura che si staglia contro il cielo. È il Castello di Sermoneta, una delle attrazioni più iconiche della zona.
Il Castello di Sermoneta è un antico forte che risale al XIII secolo. Situato sulla cima di una collina, offre una vista spettacolare sulla campagna circostante. Questa struttura esemplare è stata utilizzata come fortezza, residenza nobiliare e persino come prigione durante la sua lunga e stimolante storia.
La struttura del Castello di Sermoneta è un esempio di architettura medievale. Costruito principalmente in mattoni, il castello si erge su quattro piani, ognuno dei quali ha i suoi meravigliosi affreschi e dettagli decorativi. I visitatori possono esplorare i corridoi, le stanze e i cortili, scoprendo relitti del passato come il grande pozzo nel cortile interno.
Un’altra sorprendente caratteristica del Castello di Sermoneta è la sua Torre Maestra a base quadrata. Alta oltre 40 metri, la torre è un esempio raro di architettura militare. Si dice che il Conte Caetani, uno dei discendenti dell’originale famiglia proprietaria del castello, abbia controllato il territorio circostante dalla cima della torre usando il telegrafo ottico.
È interessante notare che il Castello di Sermoneta è ancora di proprietà della famiglia Caetani, che lo gestisce come una specie di museo privato. I visitatori possono vedere opere d’arte e arredi originali del castello, tra cui troni, camei e oggetti d’arte antica.
In sintesi, il Castello di Sermoneta è un’autentica gemma storica nel cuore del Lazio. Con la sua architettura medievale, la sua torre maestra e il suo lungo elenco di illustri proprietari, non c’è dubbio che il Castello di Sermoneta sia uno dei luoghi più affascinanti da visitare nella zona.
Il Castello Caetani o Castello di Sermoneta
La costruzione del castello risale alla metà del XIII secolo, per opera della famiglia Annibaldi. Attualmente, le uniche testimonianze tangibili relative all’originario castello annibaldesco rimangono le fondazioni di quella che poi divenne la Sala dei Baroni, la torre Maschietto e soprattutto la torre Maschio, alta 42 metri.
I Caetani acquistarono la rocca nell’anno 1297 con Pietro II, conte di Caserta, il quale stava divenendo il signore di gran parte dei territori dei monti Lepini e della Marittima (oggi identificabile a grandi linee con il territorio Pontino), per volontà e con i mezzi finanziari dello zio Benedetto, il pontefice Bonifacio VIII.
La famiglia Caetani, una volta entrata in possesso della rocca, iniziò ben presto lavori di ampliamento e di ricostruzione, i quali stravolsero la struttura preesistente: al suo interno furono eretti nuovi edifici e vennero innalzate le mura di cinta. La costruzione più importante del XIV secolo fu la grande ‘Sala dei Baroni’ (oggi non più distinguibile nella sua interezza dopo le modifiche apportate dai Borgia), nella quale si svolgevano gli affari principali del feudo e dove si concentrava la vita familiare.
Il castello di Sermoneta, tuttavia, divenne la residenza stabile della Casa solamente nei primissimi anni del XV secolo. Conobbe, infine, il suo momento di maggiore splendore, insieme a tutti i feudi della Marittima, intorno alla metà del Quattrocento, quando a capo della signoria di Sermoneta si era insediato il giovane Onorato III Caetani: subendo il fascino del Rinascimento, egli diede vita alla costruzione di nuovi edifici e fece abbellire con affreschi sia le sale appena costruite che quelle più antiche. Tra le opere di questo periodo ricordiamo le cosiddette ‘Camere Pinte’, affrescate da un autore ancora ignoto nella seconda metà del Quattrocento.
Nel 1499 papa Alessandro VI Borgia scomunicò i Caetani e confiscò tutti i loro feudi, affidandoli a sua figlia Lucrezia. La signoria Borgia, però, durò solamente quattro anni, poiché alla morte di Alessandro VI i Caetani, dopo la revoca della scomunica, vennero subito reintegrati nel possesso di tutti i feudi. Al loro ritorno a Sermoneta trovarono il castello completamente stravolto dal punto di vista architettonico. Alessandro VI lo aveva fatto diventare un’imponente fortezza militare, atta a sbarrare l’accesso a Roma dalla parte sud, controllando sia la via Appia sia la più antica via Pedemontana: quest’ultima, ubicata proprio ai piedi del colle di Sermoneta, a partire dal secolo VIII aveva iniziato a sostituire l’Appia stessa nel lungo tratto allagato dalle paludi Pontine, per poi soppiantarla del tutto all’inizio del Basso Medioevo.
I Caetani, tornati in possesso della rocca, cominciarono però pian piano ad abbandonarla durante il corso dei secoli, tanto che dalla seconda metà del Seicento, al suo interno soggiornavano solamente un castellano ed un pugno di soldati. Nel 1798 il castello, ormai completamente avvolto nell’oblio, venne quasi interamente saccheggiato dai soldati francesi, i quali asportarono tutta la sua armeria e gli arredi. La famiglia tornò ad occuparsi del vecchio maniero solamente negli ultimi anni dell’Ottocento con Gelasio Caetani, il quale diede vita ad imponenti lavori di restauro. Il castello appartiene oggi alla Fondazione Roffredo Caetani, creata da Lelia Caetani, ultima discendente del ramo di Sermoneta e scomparsa l’11 gennaio del 1977.
Il Castello Caetani è aperto tutti i giorni, tranne il GIOVEDI’, giorno di chiusura settimanale.
Le visite guidate partono negli orari sotto indicati, sono svolte in gruppo lungo un itinerario prestabilito per la durata di un’ora circa. Il percorso è sconsigliato a persone con problemi di deambulazione, poiché la struttura non consente percorsi di visita agevolati.
Informazioni
Orari: Vedere il loro sito per gli orari aggiornati
Costi: Telefonare per chiedere i costi aggiornati
Indirizzo: Via Fortezza – Sermoneta (LT)
Telefono: 0773 1880888
eMail: info@frcaetani.it
web: https://frcaetani.it/