Castagne sulle rive del Lago del Turano, è festa ad Ascrea il 19 novembre
La stagione autunnale fa da sempre rima con le castagne. Ma ad Ascrea questo frutto rappresenta molto di più: per le sue proprietà che lo rendono una valida alternativa al riso e al frumento, “il cereale che cresce sull’albero” ha rappresentato per tanti secoli una delle principali fonti di sostentamento per intere generazioni di contadini. Ecco perché, nel borgo che domina da 700 metri di altezza il lago del Turano, la Festa della Castagna rappresenta uno dei momenti più attesi dell’anno: l’appuntamento è fissato per mercoledì 1 novembre nella splendida cornice di piazza Mareri, da cui si gode di una vista mozzafiato sul bacino artificiale e sulla vallata sottostante.
A partire dalle 12, all’interno di una tensostruttura coperta, riscaldata e animata da spettacoli musicali dal vivo, inizierà la distribuzione del tradizionale menù locale nel quale spiccano il dolcetto di castagne e le classiche caldarroste; e non si tratta di una varietà qualsiasi, bensì della deliziosa castagna rossa del Cicolano raccolta nei dintorni del paese e nel suggestivo “Bosco dell’Obito”, che gli abitanti del posto chiamano “Jovetu”. E così i visitatori potranno toccare con mano quanto, in questo tratto incontaminato della provincia di Rieti, la castagna sia ancora parte integrante della tradizione gastronomica locale; più che un semplice evento gastronomico, è insomma in programma un viaggio all’indietro alla riscoperta di un passato contadino che ad Ascrea è ancora più vivo che mai.
Ad attendere i visitatori – che potranno usufruire anche di un comodo bus navetta – sarà un imperdibile appuntamento con sapori genuini e antiche tradizioni, all’interno di un piccolo borgo abitato da poco più di 300 persone che conserva al suo interno le tracce dell’antico castello e le mura della chiesa annessa sulla cui porta figura lo stemma dei Mareri, i conti ai quali fu venduto nei primi del ‘400. Chi volesse trascorrere il ponte di Ognissanti da queste parti potrà andare alla scoperta dell’omonima Valle, che in questo periodo si colora delle caratteristiche tinte autunnali: un tempo coltivata, è ora occupata da un grande lago artificiale realizzato nel 1939 attraverso la costruzione di una grande diga sull’omonimo fiume e collegato al Lago del Salto tramite una galleria.
TANTA MUSICA, FOLKLORE, GASTRONOMIA, insomma una splendida giornata da trascorrere degustando caldarroste e non solo nella nostra Piazza Mareri, terrazza panoramica naturale sul Lago del Turano, coperta da tensostrutture per ogni evenienza. Mancate solo voi!!!