BORGO DI GRECCIO
Il borgo antico di Greccio è uno dei borghi più belli d’Italia e si trova sui monti Sabini ad una altitudine di 700 metri sul livello del mare. Si affaccia sulla piana reatina ed ha difronte il magnifico panorama dei Monti reatini con il Terminillo.
Le origini lo vedono legato a leggende che raccontano che un gruppo proveniente dalla Grecia vi si insediò nell’antichità, da cui forse il nome Greccio, ma i primi dati storici risalgono all’epoca medievale, quando il borgo faceva parte dei possedimenti della potente Abazia di Farfa. Gli episodi più importanti della vita di questo paese sono quelli al soggiorno di San Francesco negli anni 20 del 1200 quando fondò il convento di Greccio e rievocò la natività di Gesù. Il vecchio castello medievale non è più visibile ma la pavimentazione ancora resta come pure alcune delle torri di guardia ed una porta delle mura.
La piazza Roma rappresenta quasi una quinta scenica, una vera e propria cartolina, con la Chiesa di San Michele Arcangelo sullo sfondo e la torre campanaria, residuo della torre del castello medievale. La chiesa di San Michele del XIV secolo si può raggiungere con una bella scalinata, all’interno una navata centrale con cappelle laterali e bei dipinti seicenteschi. Nella piazza centrale vi è la Chiesa di santa Maria del Giglio attualmente non visitabile per danni da eventi sismici. Negli ultimi anni si sono sviluppate varie attività artistiche legate alla tradizione del presepe, da menzionare il Museo Internazionale del Presepe che contiene opere presepiali provenienti da varie nazioni ed una statua di San Francesco alta 5 metri. Infine il sentiero degli artisti con ben 45 murales ispirati alla natività di Gesù che si susseguono sulle facciate delle vecchie case del paese.
INDIRIZZO
Piazza Roma, GRECCIO, RI
ORARIO
Sabato: 14:00 – 18:00
Domenica: 10:00 – 18:00
DURATA VISITA
60 minuti
SANTUARIO DI GRECCIO
Il Santuario si trova nel comune di Greccio, vicino a Rieti, in un luogo scelto proprio da San Francesco, che passò parte della sua vita nel reatino, allora sede apostolica. E’ situato sulle pendici del monte Lacerone, affacciato sul versante Nord Ovest, a 665 metri sul livello del mare, immerso in un bosco di lecci secolari, si staglia a picco su di un costone roccioso, ed è visibile da lontano anche se relativamente di piccole dimensioni. E’ distante solo due chilometri dall’antico borgo di Greccio. La sua posizione insieme a quella degli altri tre santuari francescani forma una ideale croce che attraversa l’altopiano reatino. Greccio si trova nella parte centrale dell’Appennino e dal Santuario è possibile ammirare la valle reatina realizzata con la bonifica ad opera dei romani nel III a.C, del Lacus Velinus. La grande vallata fertile è stata inserita nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico. E’ una conca situata a 400 metri sul livello del mare ed attorniata dai monti Sabini e dai Monti Reatini con il Terminillo ben visibile dai piazzali del convento. La vallata dopo la bonifica romana fu soggetta di nuovo ad allagamenti, specialmente in epoca medievale, e si narra che San Francesco giungesse ai piedi della montagna di Greccio in barca.
San Francesco si recò più volte nella vallata reatina dal 1209 fino al 1226 ultimo anno della sua vita terrena. Abbiamo certezza che nel 1223 si trovava a Greccio, qui grazie all’aiuto del signore del luogo Giovanni Velita, volle rievocare la nascita di Gesù durante la Messa di Natale. La Fonti Frascescane riportano “ Vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”. Fu allestita la grotta, ove ora si trova il santuario, portando una mangiatoia , del fieno, recando sul posto un bue ed un asinello. La sera del 25 dicembre giunsero a Greccio molte persone, frati e uomini e donne della zona. Durante la Messa uno dei presenti vide giacere nella mangiatoia Gesù Bambino stesso. Non vi erano statuine, ma gli stessi fedeli erano parte integrante del presepe. Da allora si è diffusa la tradizione di realizzare presepi nelle case e nelle chiese per il santo Natale, una tradizione che si è arricchita nel corso dei secoli e che ha visto varie rappresentazioni legate alla varie culture con l’inserimento nella ambientazione di vari personaggi. IL santuario è stato visitato da Papa Giovanni Paolo II nel 1993 e da Papa Francesco nel 2016 e nel 2019 ed in questa occasione è stata pubblicata la lettera apostolica “ Admirabile Signum” sul significato del presepe.
INDIRIZZO
Via dei frati, GRECCIO, RI
ORARIO
Sabato: 14:00 – 18:00
Domenica: 10:00 – 18:00
NOTE PER LA VISITA
una vista ogni 30 minuti
DURATA VISITA
60 minuti