Sabato 26 gennaio alle 19 al Teatro Bertolt Brecht l’apertura della rassegna “Parole oltre lo schermo” con l’appuntamento speciale “Il cuore pensante della baracca” dedicato alla Giornata della memoria. Evento che si inserisce nel cartellone 2018-19, all’interno del progetto “Officine culturali” della Regione Lazio e del riconoscimento del Mibac.
Il diario di Etty Hillesum (un dettagliato resoconto degli ultimi due anni della sua vita) insieme con le lettere scritte dal campo di prigionia di Westerborg, anticamera olandese di Auschwitz, sono tra le testimonianze umane più sconvolgenti della storia della Shoah europea. Non tanto per la descrizione puntuale della persecuzione ebraica ad Amsterdam (che pure c’è e costituisce un fortissimo valore storico aggiunto), ma per la capacità di Etty di superare l’orrore della persecuzione in una chiave spirituale e razionale al tempo stesso.
Il diario esordisce, quasi subito, con parole lapidarie di sconforto: “Paura di vivere su tutta la linea. Cedimento completo. Mancanza di fiducia in me stessa. Repulsione. Paura”. Eppure, man mano che la narrazione avanza e che le persecuzioni crescono, l’atteggiamento di Etty muta radicalmente, fiorisce come un fiore di gelsomino sul davanzale della Storia, trovando nel rapporto con un Dio personale e intimamente sentito, un sentimento di perdono e comprensione, anche del suo stesso carnefice, che si innalza oltre la miseria umana.
«Accostarsi alle pagine di Etty Hillesum è estremamente difficile», spiega Alessandro Izzi, che dell’incontro è il curatore, «perché l’evoluzione del suo pensiero e del suo modo di confrontarsi con la tragedia della Shoah hanno qualcosa di sublime e imponderabile. La scelta è stata quella di restare il più possibile fedeli alle parole del diario e delle lettere che non sono, anzi, state toccate se non nell’organizzazione scenica. L’incontro vuole così essere una rilettura del testo in chiave di meditazione spettacolare e audiovisiva che speriamo possa restituire, sia pure in parte, la complessità umana e filosofica di una delle più grandi pensatrici del secolo scorso».
A interpretare il testo saranno Chiara Di Macco e Pompeo Perrone, le proiezione sono curate da Marco Mastantuono e le scenografie da Marilisa D’Angiò.
Ingresso libero