Prova aperta di restituzione della residenza artistica
INES
testo, regia e interpretazione Andrea Fabi
occhio esterno Mariagiulia Colace
foto Luisa Fabriziani
Ines è una dark comedy sugli ideali sconfitti.
Sul palco assistiamo ad una festa disertata dagli invitati, in cui la padrona di casa, Ines, sola in scena, ci racconta cosa si festeggerà quando gli ospiti arriveranno:
Ines è una donna, omosessuale, ebrea, di colore e disabile, simbolo e sintesi del concetto di minoranza: ci racconta di come, per raggiungere la parità di diritti, ha fondato una Lega che raccoglie le forze di queste minoranze di cui lei fa parte.
Ma su questo esempio altre minoranze si uniscono in altre Leghe, tutte in competizione fra loro: comincia così una folle lotta fra poveri, all’ultimo diritto negato pur di averlo per sé.
E mentre le minoranze si fanno la guerra a colpi di campagne mediatiche, trionfa il solito
vincitore, rimasto a guardare la lotta: l’uomo bianco eterosessuale occidentale.
Ovvero Andrea Fabi, l’autore e interprete dello spettacolo.
Ines ci racconta questa folle storia aspettando ospiti che non arriveranno, per festeggiare un’uguaglianza che non è stata raggiunta: col procedere della narrazione il pubblico capisce come gli eventi abbiano piegato la protagonista fino a farle perdere il contatto con la realtà.
Ines è un personaggio simbolico, archetipo del predestinato alla sconfitta, del capro espiatorio che partecipa alla propria immolazione, ma attenzione: il registro di questo racconto non è la tragedia, bensì il comico-grottesco.
INGRESSO GRATUITO
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