Villa Medici è lieta di presentare dal 1 marzo al 12 maggio 2019 la prima mostra monografica di Anne e Patrick Poirier, curata da Chiara Parisi.
Da più di quattro decenni gli artisti, già borsisti all’Accademia di Francia a Roma dal 1967 al 1970, hanno esplorato e affrontato un’indagine davvero singolare che vede insieme architettura, archeologia e mitologia come metafore della nostra memoria.
La loro ricerca si avvale di tecniche e materiali diversi: dal disegno alla fotografia, dal calco alla raccolta di oggetti, dalla scultura al video e vede come costante artistica la riflessione sul tempo, sulle sue tracce, su i suoi effetti rovinosi e sulle sue cicatrici, mettendo in evidenza la fragilità e la complessità di ogni costruzione umana e altresì la potenza delle rovine antiche o recenti che prendono la forma di un’archeologia parallela abitata da una melodia inquieta e immaginativa.
Le città misteriose, ricostituzioni archeologiche o immaginarie, il fascino delle rovine, l’interrogazione sui giardini – tra cui quello patrimoniale di Villa Medici – l’unione tra opere storiche e progetti in situ, sono alla fonte della grande mostra monografica che attraversa Villa Medici, dalla Cisterna romana alle sale espositive sino all’Atelier Balthus. Futuro e passato si fondono e si integrano. Come il passato, il futuro è fragile e può scomparire nel caos.
Come dichiara Anne Poirier “gli anni trascorsi nella Villa sono stati i più prolifici della mia vita ” a cui si aggiunge Patrick: “la Villa era la nostra base un “cervello” nella quiete, fuori dalla città, ma al cuore stesso della città, Roma: un giardino paradisiaco come lo chiamavamo che ci offriva la sua storia…”
Anne Poirier è nata nel 1941 a Marsiglia, Patrick Poirier nel 1942 a Nantes.
L’uno e l’atro sono entrati molto presto a contatto con la violenza distruttrice della storia: Anne ha assistito ai bombardamenti successivi del porto di Marsiglia mentre Patrick ha perso suo padre durante la distruzione del centro di Nantes, bombardata dagli americani nel 1943. Laureati del Grand prix de Rome nel 1967 dopo avere studiato presso l’Ecole nationale supérieure des arts décoratifs, Anne e Patrick Poirier soggiornano a Villa Medici dal 1967 al 1972 – all’epoca di Balthus – e scoprirono nella memoria architetturale di Roma i frammenti metaforici del loro destino. Decidono di condurre insieme la loro avventura artistica iniziando un lavoro in collaborazione che li conduce a co-firmare le loro opere. La loro prima grande creazione, una maquette immaginaria in terra cotta della città antica di Ostia (1972), materializzata in grande formate, il ricordo delle loro peregrinazioni nella città romana, diventata uno spazio di scavi archeologici. Da quell’epoca, i loro sforzi per cercare le tracce di una storia passata li conducono soprattutto all’esperienza cruciale di una mancanza, di una perdita.
Tra le opere più recenti: Danger zone (2001); L’âme du voyageur endormi (2004); La fabbrica della memoria (2006); Il labirinto della memoria (2007), installazione di specchio progettata per il Festival Filosofia e l’atrio del Palazzo dei Musei di Modena.
Orari
Da martedì a domenica I biglietti per le viste guidate si possono acquistare 30 minuti prima di ogni visita. La biglietteria è aperta dalle 9.30 alle 18.30, se è in corso una mostra.