Da sabato 30 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 a Palazzo Potenziani si terrà la mostra “Robe da Matti”, raccolta di opere realizzate da internati nell’ospedale psichiatrico di Rieti tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, a cura di Manlio Paolocci. Orario di apertura sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 20.
La mostra amplia e integra l’esposizione curata dallo stesso Paolocci nei locali della direzione generale della Asl, voluta dalla Fondazione Varrone ad oltre 40 anni dalla morte di Franco Basaglia, padre della legge che nel 1978 portò al superamento dei manicomi.
La mostra resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, il sabato e la domenica dalle 17 alle 20, a ingresso libero previa esibizione del green pass.
“Una mostra da vedere!”, ha detto Vittorio Sgarbi dopo la visita durante il suo tour cittadino del 23 settembre scorso. “È un’esperienza splendida, che ripercorre quella di Ligabue, un motivo d’orgoglio per i reatini e per la storia del manicomio della città. Gli artisti hanno davvero lasciato l’anima in queste opere. Erano matti? Chissà”.
Inaugurata nell’ottobre 2020 e prorogata per l’enorme successo di pubblico, la mostra era stata chiusa in novembre per effetto della recrudescenza della pandemia ma era rimasta allestita nella speranza di poterla riaprire. “Ora, finalmente, quel momento è arrivato”, dice il presidente della Fondazione Varrone Antonio D’Onofrio.
“Quando organizzammo quella mostra sapevamo di andare a toccare tasti dolenti ma non immaginavamo quanto. Il tema Manicomio è ancora vivo in città, e mostrare quei quadri e quei disegni ha come riacceso la luce su luoghi e tempi davvero bui. Quella luce va accesa di nuovo e volentieri lo facciamo”.
Un desiderio coltivato anche dal curatore della mostra, Manlio Paolocci, che da medico psichiatra del “San Francesco” per decenni curò e accompagnò i pazienti nel loro personale cammino di “fuga” dalla realtà dura dello Psichiatrico attraverso l’arte.
La riapertura di Robe da Matti può rappresentare per i visitatori un’esperienza di “mostra diffusa” nel centro storico, considerando le altre due importanti esposizioni della Fondazione in corso a Palazzo Dosi, Oltre una sorte avversa, l’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita e Strada facendo, il lungo viaggio del carro di Eretum: anche queste resteranno aperte fino al 9 gennaio seppure in giorni diversi (dal martedì alla domenica, dalle 17 alle 20) così da arricchire l’appeal della città in vista delle feste di Natale.
Scolaresche e gruppi organizzati interessati a visite fuori dall’orario stabilito possono chiedere l’accesso scrivendo a info@fondazionevarrone.it.