PALAZZO FIRENZE – La residenza romana dei Medici
Visita guidata con apertura “esclusiva” di Palazzo Firenze e della Loggia del Primaticcio
Il Palazzo Firenze viene aperto solo su prenotazione a gruppi (min 10 – max 25 partecipanti) accompagnati da storici dell’arte iscritti nell’albo delle guide turistiche della Provincia di Roma
Prenotazioni (consigliata entro il giorno prima): scrivendo a Cristiana Berto un SMS al 3315632913, o inviando una mail a rome4ucristianaberto@gmail.com indicando data e titolo della visita, nome e cognome indirizzo mail e un numero di cellulare su cui potervi contattare in caso di necessità, numero di partecipanti.
*La prenotazione è indispensabile per ricevere conferma e per essere ricontattati in caso di variazioni.
Contributo associativo per partecipare alla visita guidata:
Adulti: €10 nuovi iscritti; €9 soci
Over 65 e possessori di Bibliocard: €8
Ragazzi (14-17 anni) €6 nuovi iscritti; €5 soci
Bambini (6-13 anni) €3 nuovi iscritti; €2 soci
Bambini (0-5 anni) gratis
+ eventuale auricolare.
Acquistato da Papa Giulio III alla metà del Cinquecento, divenne, una decina d’anni dopo, la residenza romana dei Medici che, per renderla un vero palazzo rinascimentale, chiamarono il loro architetto di fiducia, Bartolomeo Ammannati, che realizzò l’armonioso cortile e l’elegante facciata che vi prospetta.
La loggia, tradizionalmente attribuita al Primaticcio, è affrescata con scene tratte dalla mitologia e dalla storia antica che alludono, in vario modo, ai proprietari.
Ferdinando de’ Medici, ormai proprietario del palazzo, decise di rendere ancora più sontuosa la sua residenza fecendo decorare con grande fasto alcuni saloni del piano nobile dal pittore Jacopo Zucchi (1540-90), allievo del Vasari, come la “Sala delle Stagioni” e la “Sala degli Elementi”, entrambe a tema mitologico-allegorico; inoltre, fece ristrutturare il palazzo, probabilmente su progetto del Vignola, che ornò il cortile del bel colonnato.
Al pianterreno del palazzo era l’ufficio postale per la Toscana e per l’Emilia, mentre dalla piazza antistante partiva la corriera postale per Firenze. Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del secolo successivo il palazzo fu uno dei poli della vita mondana cittadina: il cardinale Ferdinando I de’ Medici vi diede feste sontuose e grandiosi banchetti.
Dopo l’annessione di Roma al Regno d’Italia, si pensò di fare di Palazzo Firenze la sede del Ministero dell’Interno, ma Giovanni Lanza lo ritenne troppo piccolo per lo scopo; nel 1872 divenne residenza del Ministro di Grazia e Giustizia, quindi sede dell’Avvocatura dello Stato. Dal 1926 vi ha sede la Società Dante Alighieri.