Nel Seicento, demoliti i fabbricati cinquecenteschi preesistenti, i Ludovisi costruirono un unico edificio, che alla fine del XVII secolo, fu donato da Papa Innocenzo XII all’Ospizio Apostolico di San Michele, insediandovi importanti uffici istituzionali. Dalla metà dell’Ottocento il Palazzo ebbe numerosi passaggi di proprietà, ospitando dapprima le Poste Pontificie ed in seguito il Ministero dell’Educazione del Regno. Acquistato dagli eredi Wedekind da parte della Società Assicurativa “La Fondiaria” il Palazzo passò poi nel 1919 alla Società Vejo e nel 1925 all’INPS, attuale proprietario, ospitando dal 1945 la storica redazione del quotidiano Il Tempo.
Nel corso dell’Ottocento vennero apportate diverse modifiche alla struttura dell’edificio seicentesco, che solo sul finire del secolo assunse la veste che ancora oggi lo contraddistingue. Nel 1815 Giuseppe Valadier propose un primo disegno per rinnovarlo, progettando un edificio dalle linee semplici e dai volumi calibrati, con un portico arricchito dalle colonne provenienti dagli scavi della città etrusca di Veio. Tuttavia solo nel 1838 verrà realizzata la nuova facciata da Pietro Camporese il Giovane, secondo un progetto simile a quello del Valadier. Nel 1876, a seguito dell’acquisto da parte del banchiere Roberto Wedekind, verranno attuati sostanziali lavori di ristrutturazione da Giovanni Gargiolli e da Giovanbattista Giovenale, che porteranno allo spostamento dello scalone sul fondo, alla realizzazione di un salone a doppia altezza al piano nobile e alla sistemazione sulla sommità dell’attico di un orologio inserito fra quattro cariatidi.
COSA SCOPRIRETE DURANTE LE GIORNATE FAI?
La visita offrirà l’occasione per analizzare l’evoluzione attraverso i secoli di un’importante area del Campo Marzio, destinata in epoca antica alla memoria della dinastia Antonina, in epoca medioevale a luogo di incrocio dei pellegrini, in epoca moderna alla funzioni amministrative della curia pontificia ed in epoca contemporanea a luogo politico e di incontro. Entrando nel Palazzo sarà possibile percorrere lo scalone e, giunti al primo piano, attraversarne la sale per giungere al salone principale, la Sala Angiolillo, ricca di stucchi, decorazioni parietali e caratterizzata da un grande pavimento in mosaico. Salendo al terzo piano e ammirando dall’alto la colonna Antonina, si potranno visitare gran parte della vasta collezione d’arte contemporanea dell’INPS, articolata in tre percorsi tematici e composta, fra le molte opere, dalle sculture di Leoncillo Leonardi, di Publio Morbiducci, di Enzo Assenza, e da quadri di maestri come Ugo Attardi, Domenico Purificato, Renato Guttuso, Carlo Quaglia, Giovanni Stradone, Carla Accardi, Enrico Prampolini.
LUOGO SOLITAMENTE CHIUSO
Luogo solitamente chiuso al pubblico perché di proprietà privata
ATTENZIONE!
ORARIO
Domenica: 09:00 – 19:00
Note: Visite da 13 persone ogni 15 minuti dalle ore 9.00 alle ore 19.00- durata visita 60 minuti circa
NOTE PER LA VISITA
Non è consentito l’accesso con animali, caschi, zaini, borse ingombranti.
Presentarsi 15’ prima dell’orario della visita presso Piazza Colonna, 366 – Angolo della Colonna Antonina, muniti di Green Pass.