Una serata dedicata al grande maestro, mai dimenticato, Gigi Proietti, ideata da Stefano De Sando, avrà luogo venerdì 15 ottobre alle ore 21.00 al CineTeatroEvado presso l’ Associazione Culturale “La Macchia” Via Melogrosso 2 – Sezze (Latina).
Una serata di reading dal suo libro postumo “Ndo cojo… cojo”, curato dalle figlie Susanna e Carlotta e dalla moglie Sagitta, nella quale si alterneranno sul palco, oltre all’attore e doppiatore Stefano De Sando, uno dei più’ grandi letterati nella scena della cultura romana e romanesca, il prof. Marcello Teodonio, già’ presidente del Centro Studi Giuseppe Gioacchino Belli; il giovane attore Riccardo Giacomini, e una giovanissima attrice allieva del Centro Internazionale “La Cometa” Fiammetta Mancini.
Come lo stesso Stefano De Sando ha dichiarato: “Con piacere ho accolto l’invito fatto da alcuni amici per raccontare con semplicità l’anima che più ci commuove nel ricordo di Gigi. Far conoscere quelle pieghe più intime e quel carattere più poetico che può sfuggire al grande pubblico, attraverso la raccolta di sonetti con i quali lui amava prendere di petto fatti di cronaca e altri svariati argomenti. Insomma quel lato meno popolare e un po’ più intimo che ha caratterizzato il suo estro creativo.
Il libro postumo “Ndo cojo… cojo” è la principale fonte di riflessione. Il libro è un saggio di quanto Gigi amasse scrivere in versi e nei versi da “rifugiato poetico” (come lui si descrive con ironia) abbandonarsi all’emozione tra un dubbio e uno sberleffo.”
Durante la serata verrà proiettato in anteprima assoluta il videoclip di una versione inedita del celebre brano cantato da Proietti (nel film “Tosca” di Luigi Magni) Nun je da retta Roma, diretto dallo stesso Riccardo Giacomini e arrangiata da Stefano De Sando – in qualità di cantante e chitarrista, insieme al compositore e musicista Vito Terribile. Il video ha già ottenuto il Patrocinio Morale da parte del NUOVOIMAIE.
La serata è ad ingresso gratuito, previa prenotazione al numero 3356588757, per accedere è obbligatorio il green pass e l’uso della mascherina per tutto lo spettacolo, in ottemperanza alle misure anti-covid vigenti.
Sponsor della serata: Associazione Culturale Araba Fenice, Centro Studi di Storia Contemporanea Luigi Di Rosa, CineTeatroEvado e la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino.
Queste le dichiarazioni dei singoli artisti sul grande Maestro Gigi Proietti:
STEFANO DE SANDO:
“Se c’è stato un momento nel quale ho capito che la mia vita artistica sarebbe dovuta proseguire oltre ogni inevitabile imprevisto è stato quando ho conosciuto la genialità di Gigi Proietti. Sono (ma siamo stati in molti) rimasto sempre folgorato dalla profonda bellezza che il suo essere interprete-giocoliere ci ha regalato.
Dietro ogni personaggio vinceva sempre spontaneamente e spavaldamente l’uomo.
Ma se devo scegliere l’attimo preciso in cui mi innamorai del suo talento fu nello sceneggiato televisivo “ il circolo Pickwuick” di Dickens per la regia di Ugo Gregoretti del 1968. Da quella lontana sera della messa in onda della prima puntata fino al due novembre dello scorso anno ho sempre sentito Gigi Proietti come un fratello maggiore. Uno di quelli a cui puoi affidare i tuoi dubbi e dal quale puoi ricevere sempre un valido consiglio.
Non sono mai stato né amico né conoscente di Gigi. Tranne sporadici incontri, spesso con la complicità di una chitarra a tarda notte e una mia piccola partecipazione nel Maresciallo Rocca (dove stavo quasi per ammazzarlo), non ho mai avuto il piacere di frequentarlo. Ma nello stesso tempo, a cavallo degli anni ottanta, il mio legame sia lavorativo che amichevole con Vittorio Gassman, mi ha dato la possibilità di sentirlo ancora più vicino attraverso il grande amore e l’ammirazione che il Maestro aveva per Lui.
Questo nostro video non vuole essere un commiato dall’uomo, ma un omaggio commosso alla felicità che mi ha regalato.
Ricantare il suo cavallo di battaglia, nel ricordo che mantengo della stupefacente bellezza del film “Tosca” e ricercare e recuperare gli stessi luoghi legati a quelle scene memorabili, mi è sembrata la giusta cornice per descrivere l’emozione che ho nel suo ricordo.
Castel Sant Angelo è il nostro protagonista ed è quell’antico mausoleo all’Imperatore Adriano che racconta quanto ci manca questo grande attore. Nelle segrete delle sue mura e sotto il suo Angelo, resterà imprigionato per sempre lo straordinario legame di Gigi con l’anima di una Roma eterna.”
VITO TERRIBILE:
“È stato un immenso piacere ed un onore poter affiancare il caro amico Stefano De Sando in questo progetto, nato dal grande affetto per Gigi Proietti a cui è dedicato. Con molto rispetto e umiltà mi sono dedicato alla produzione e al riarrangiamento di questo capolavoro, già realizzato dai grandissimi Maestri Armando Trovajoli e Luigi Magni e dallo stesso Gigi Proietti, con l’intento di ripagare con gratitudine e in modo artistico, insieme all’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, la grande gioia che per tanti anni ho provato nel godere della sua maestria sui più grandi palcoscenici del nostro Paese.”
RICCARDO GIACOMINI:
Quel 2 novembre di un anno fa lo ricordo come un giorno buio. Fu la prima cosa che lessi la mattina appena sveglio e sentii un inspiegabile senso di smarrimento e di perdita, come quando ti viene a mancare un parente o un amico stretto. Penso che sia stata una sensazione condivisa da tutti. Sentivo il desiderio di omaggiare nel mio piccolo in qualche modo il ricordo di Proietti, e l’occasione arrivò a metà gennaio di quest’anno, quando Stefano mi ha invitato a casa sua ad ascoltare la sua Nun je da retta Roma, riarrangiata grazie all’aiuto di Vito. La loro versione, più intima e malinconica rispetto all’originale di Trovajoli, mi commosse da farmi venire le lacrime. Alla richiesta di Stefano di realizzarne il video, dissi di sì senza pensarci.
Non è stata un’impresa facile, considerando che ci trovavamo nel bel mezzo del secondo lockdown di inizio anno, dove non ho potuto sempre occuparmi personalmente delle riprese video (fatte tutte con iPhone), ma a volte ho dovuto dare addirittura indicazioni di inquadrature a distanza. Per le scene ambientate invece a Castel Sant’Angelo, anche con la supervisione di Stefano, abbiamo scelto di omaggiare il film di Magni, cercando di “ricordare” le sequenze del film in cui Gigi intonava il brano.
Il risultato, dopo mesi di lavorazione, anche se con pochi mezzi a disposizione (tutte le riprese sono state realizzate con iPhone), è lo specchio di quello che sia io che Stefano volevamo regalare alla memoria di Proietti. E non vedo l’ora di mostrarlo a tutti.
L’invito a Sezze, in qualità anche di attore, per me è un onore, dal momento che leggere i sonetti scritti da Gigi in persona sarà una responsabilità emotivamente impegnativa.”