Nella Valle del primo Presepe, quella valle reatina dove -per la prima volta- nella notte di Natale del 1223 San Francesco rappresentò la nascita di Gesù, si inserisce in tutta la sua unicità il Presepe Subacqueo della Sorgente di Santa Susanna di Rivodutri.
A pochi chilometri dalla Grotta di Greccio, in una delle sorgive più grandi d’Europa per portata (coi suoi 5 mila litri al secondo), ai piedi dell’abitato di Piedicolle, la scena della Natività è fedelmente riprodotta con statue di vetroresina alte circa 1,5 metri, collocate nelle limpide acque e illuminate da fari che ne permettono la visione anche in notturna, regalando uno spettacolo veramente emozionante. Tale cornice ambientale è così inusuale da rendere il Presepe Subacqueo di Rivodutri un unicum in tutto il Centro Italia: esso è di fatto l’unico allestito all’interno di una sorgente, monumento naturale della Regione Lazio già dal 1977.
Sabato successivo all’7 dicembre, nel parco antistante la Sorgente, con il patrocinio del Comune di Rivodutri, si terrà la cerimonia di inaugurazione, con spettacoli musicali e ricreativi, a cura delle associazioni locali (la Pro Loco, il Club Trattori e Macchine agricole d’epoca, il Summersport Village e la Banda Musicale G. Verdi) alla presenza di mons. Domenico Pompili. Nel 2019 il presepe subacqueo festeggia il traguardo delle ventiquattro edizioni consecutive, confermandosi come appuntamento tradizionale e radicato nel territorio.
Il Club Sommozzatori di Rieti, cui si deve l’idea originaria di tale rappresentazione, provvede ogni anno ad immergere le statue della Natività fino al fondo della sorgente, profonda circa quattro metri e a posizionarle con cura, per regalare all’osservatore -ogni volta- uno spettacolo nuovo ed emozionante. Non sempre è facile trovare, sul fondo, una base piana dove bloccarle, perché le acque della sorgente sono sempre in movimento, quindi i subacquei devono lavorare alcune ore per predisporre bene il sito che riceverà ogni singola statua, per poi ancorale con dei massi alla base.
Il presepe rimane esposto (e visitabile gratuitamente) fino al 6 gennaio successivo, quando con l’Epifania, si è soliti concludere le Festività Natalizie.