Radure. Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud si conferma come proposta culturale d’eccellenza per promuovere il territorio e rilanciarne l’immagine, attraverso la commistione tra le arti dello spettacolo dal vivo, le identità dei luoghi e la partecipazione attiva delle realtà operanti in questi splendidi Comuni.
Dal 23 giugno al 20 agosto 2023, un ricco calendario di appuntamenti a cura dei Comuni di Priverno (capofila), Sermoneta, Norma, Cori, Maenza, Segni e Carpineto Romano segnerà i luoghi della cultura attraversati dal cammino spirituale della Via Francigena del Sud.
Primo festival di valorizzazione del patrimonio culturale del sistema territoriale dei Monti Lepini
Appuntamenti a Sermoneta:
23 giugno 2023 ore 21.00 | TEATRO
Belvedere, Via della Valle
Emanuela Aureli
MAMMA HO PERSO… L’AURELI!
di Emanuela Aureli, Sergio Di Folco
musiche dal vivo Giandomenico Anellino
Emanuela Aureli
Con brillante ironia, racconta i suoi inizi artistici, la gioia di essere diventata mamma attraverso storie che entusiasmano il pubblico e lo divertono. Aneddoti, curiosità, impersonificazioni e grande allegria sono i compagni di viaggio, un viaggio nel teatro che si accende per dare vita ad emozioni ed intense risate. Emanuela Aureli sembra non essere sola sul palco, vediamo passare cantanti come Albano, Orietta Berti, Mahmoud, Fiorella Mannoia, Malika Ayane, Pino Daniele, i Ricchi e Poveri, Vasco Rossi, Loredana Bertè, Celine Dion, Il Volo, Noemi, Iva Zanicchi, Patty Pravo, Katia Ricciarelli e tanti altri che sembrano uscire magicamente sulla scena.
INGRESSO GRATUITO. NON OCCORRE PRENOTAZIONE
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24 giugno 2023 ore 18.30 | MUSICA
Loggia dei Mercanti, Via della Valle
Coro INcantu
ECO DI STORIE TRA LE ANTICHE PIETRE
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L’antica Loggia dei Mercanti, costruita a metà del XV secolo, era appunto il mercato, era il luogo nato per gli scambi commerciali. Era luogo fatto di cibi e stoffe, di animali ed utensili. Era luogo fatto di colori, odori e gusto, di tatto, di suoni e rumori. Era ritrovo di una umanità vivace formata di ricchi e poveri, uomini e donne, giovani e anziani, tutti in cerca di buoni affari. Era anche luogo di aggregazione e socializzazione e quindi occasione di nuovi incontri, di racconti, di storie. Lo spettacolo del coro InCantu vuole essere un invito a ritrovarsi all’ombra della loggia, tra le ampie arcate medievali, e, come i trovatori e menestrelli, riprendere a raccontare nuove storie, di uomini, di santi, tornare a cantare sentimenti, malinconiche emozioni o allegri ricordi.