DIETRO IL FONTANONE: I GIARDINI DELL’ACQUA PAOLA
Ci troviamo sul Gianicolo, colle romano che non rientra nella rosa dei sette colli tradizionali. Secondo la tradizione prese il nome dal Dio Giano che vi avrebbe fondato un centro abitato con il nome di Ianiculum. Nel corso dei secoli subì diverse trasformazioni e tra le tante ricordiamo quella del 1690 quando, lo strapiombo del colle, venne addolcito con la creazione della Piazza di fronte al Fontanone che, fino a quel momento, generava un corso d’acqua che scendeva dal colle come una cascata.
Commissionato agli inizi del 1600 dal neoeletto Papa Paolo V Borghese (da cui prese il nome), la Fontana dell’Acqua Paola, volgarmente chiamata il Fontanone, serviva per portare l’acqua nelle aree della riva destra del Tevere dove non riusciva ad arrivare facilmente. Il Papa decide di incaricare tra il 1608 e il 1610 gli architetti G. Fontana e F. Ponzio per la costruzione di questa fontana monumentale che venne ultimata nel 1614 e che doveva essere la mostra terminale dell’acquedotto di Traiano.
Facciata marmorea costituita da cinque archi con finestroni rettangolari aperti e sei colonne in granito di cui 4 provenienti dall’antica facciata della Basilica Costantiniana di S. Pietro, presenta sulla sommità una grande iscrizione e lo stemma del pontificio di Paolo V Borghese sorretto da due angeli. Alle spalle del Fontanone si trova un piccolo giardino che, fino al 1820, era considerato come l’Orto Botanico di Roma voluto da Papa Alessandro VII Chigi, che oggi ha sede nel giardino di Villa Corsini.
Indirizzo: Via Garibaldi, 30, ROMA, RM
Orario:
Sabato: 09:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00). Note: Turni di visita ogni 15 minuti, gruppi massimo di 20 persone
Domenica: 09:00 – 18:30 (ultimo ingresso 18:00). Note: Turni di visita ogni 15 minuti, gruppi massimo di 20 persone
PALAZZO SCIARRA
Percorrendo via del Corso, a Roma, laddove nel corso del sec. XV si andarono installando importanti dimore patrizie, viene costruito alla metà del ‘500 il Palazzo della famiglia Sciarra, un ramo della famiglia Colonna che sul medesimo sito già possedeva due nuclei edilizi distinti. Questi furono unificati in una sola struttura dall’architetto Flaminio Ponzio nel 1610 mentre la facciata acquista il suo aspetto nobile e severo nel 1641, quando subentra alla guida del cantiere Orazio Torrioni.
Di fondazione cinquecentesca, Palazzo Sciarra fu condotto all’aspetto attuale nel sec. XVII dagli architetti Flaminio Ponzio e Orazio Torriani. Il cardinale Prospero Colonna, tra il 1743 e il 1750, promosse un rinnovamento architettonico e pittorico: Luigi Vanvitelli ne progettò la ristrutturazione e realizzò la decorazione dell’appartamento al secondo piano in elegante stile rococò insieme al pittore Stefano Pozzi. Restaurato alla fine dell’Ottocento nel piano nobile per volontà di Maffeo Colonna di Sciarra dall’architetto Francesco Settimi, attualmente è sede della Fondazione Roma, ultima tappa di un percorso lungo 500 anni che ha origine dalla nascita nel 1539 del Monte di Pietà di Roma.
L’ingresso del palazzo, che si affaccia su via del Corso, ci accoglie con un monumentale arco bugnato preceduto da due colonne scanalate con capitello composito che sostengono un balcone balaustrato al I piano. Una serie di colonne scolpite a rilievo sulla fronte dei plinti e sulla balaustra arricchiscono la decorazione e ricordano la provenienza della famiglia Sciarra da quella prestigiosa dei Colonna: la sua bellezza e la sua ricca decorazione lo hanno posto tra “le quattro meraviglie di Roma”. Per l’adeguamento e la ristrutturazione del palazzo allo stile dell’epoca, voluto nel ‘700 dal card. Prospero Colonna, intervenne Luigi Vanvitelli, suo amico personale, che progettò la ” biblioteca del cardinale” e la “Sala degli Specchi” all’interno di un ampio appartamento trasformando l’uniforme impianto rettangolare della sala seicentesca in un interno dall’andamento articolato, con una grande e pregevole ricchezza di decorazioni pittoriche che ne accrebbero certamente il suo valore storico e artistico. Il palazzo fu ridotto nelle sue dimensioni tra il 1871 e il 1898 con il principe Maffeo Sciarra.
Indirizzo: Via Del Corso angolo con Via Marco Minghetti, ROMA, RM
Orario:
Sabato: 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:00). Note: Turni di visita ogni 10 minuti, gruppi massimo di 30 persone
Domenica: 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:00). Note: Turni di visita ogni 10 minuti, gruppi massimo di 30 persone
AMERICAN ACADEMY IN ROME
Situata a due passi dalla celeberrima Fontana dell’Acqua Paola, l’American Academy in Rome, con i suoi dieci edifici di pertinenza, è certamente la protagonista indiscussa del colle del Gianicolo. L’Accademia è tra le maggiori istituzioni culturali americane all’estero per lo studio e la ricerca nelle arti e discipline umanistiche. Si tratta di un complesso di edifici circondati da giardini che si estendono intorno a Porta San Pancrazio e che portano il ricordo degli anni della Repubblica Romana e delle battaglie garibaldine.
L’American Academy in Rome nasce a fine Ottocento grazie all’incontro di magnati e architetti statunitensi. Nel 1894 l’architetto McKim fonda la Scuola Americana di Architettura di Roma, grazie ai contributi, tra gli altri, di Rockefeller e J.P. Morgan. L’anno successivo viene fondata la Scuola Americana di Studi Classici a Roma, e solo nel 1913 si realizza la fusione tra i due istituti che dà vita all’Accademia Americana. L’edificio che la ospita è tra i maggiori dell’intero complesso, ed è stato realizzato nel 1914 da McKim. La seconda grande villa del complesso, Villa Aurelia, è stata invece acquistata a fine XIX secolo dall’ereditiera Clara Heyland, che la lasciò in eredità all’Accademia nel 1909.
La villa che ospita l’Accademia colpisce per l’elegante aspetto neoclassico, che risponde al gusto americano dell’epoca, esemplificato dal lavoro dell’architetto Charles McKim e dei suoi collaboratori Mead e White. L’edificio, a due piani, presenta un monumentale ingresso con due ali laterali e ampie vetrate che affacciano sul cortile interno. Del 1986 è invece la progettazione della biblioteca dei libri rari. Negli anni ’90 sono stati approfonditi gli scavi archeologici sotto la villa che, già nel 1913, avevano individuato dei resti dell’acquedotto dell’Acqua Traiana. Il giardino si estende per circa cinque ettari e colpisce per il suo contrasto tra la villa neoclassica e i vari casini di vigna del tardo Cinquecento e del tardo Ottocento, che oggi ospitano alcuni residenti. L’Accademia si impegna per la sostenibilità anche attraverso l’orto a km zero ospitato nel giardino e cogestito dagli studenti. Ad oggi, grazie a questi sforzi, hanno trovato casa nel giardino ben dodici varietà di farfalle.
Indirizzo: Via Angelo Masina, 5, ROMA, RM
Orario:
Sabato: 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:00). Note: Turni di visita ogni 10 minuti, gruppi massimo di 25 persone
Domenica: 10:00 – 19:00 (ultimo ingresso 18:00). Note: Turni di visita ogni 10 minuti, gruppi massimo di 25 persone