La tradizionale benedizione degli animali coincide con la chiusura delle manifestazioni natalizie. La festa di Sant’Antonio “Favaro” affonda le sue radici nella cultura contadina e viene mantenuta tutt’oggi con grande partecipazione popolare.
Il Granoturco seminato a primavera e si raccoglieva alla fine di settembre. La Polenta”, realizzata come si faceva un tempo, cotta dentro ” Jo Callaro” o “la cottora” e servita nelle scifette di legno, è condita con il sugo di spuntature e salsicce di maiale e pecorino locale.
Il fallone, pizza realizzata con la farina di granoturco e acqua e cotto nell’antico “Forno a legna, reperto storico ed architettonico risalente all’anno 1751